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Il fumo uccide

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(18 Agosto 2012) Enzo Apicella

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Bondeno (Ferrara) denunciati per aver cantato "Bella ciao"

in quindici compagne e compagni il 25 aprile

(2 Maggio 2002)

La cronaca dei fatti:

Ore 11.00 del 25 aprile 2002, piazza di Bondeno (in provincia di Ferrara).
Durante la celebrazione della festa della Liberazione nella piazza bondenese prendono parola dal palco il sindaco Verri, l'assessore Castagnotto e il sen. Alberto Balboni (AN).
La piazza si svuota appena Balboni inizia il suo discorso. Di fronte a un politico che non ha mai rinnegato il fascismo, che ha più volte espresso posizioni revisioniste e faziose sulla lotta partigiana, che ha sollecitato un'indagine ministeriale presso il Liceo Ariosto di Ferrara per presunta "propaganda rossa" all'interno dell' istituto, l'indignazione è grande.
Il centro sinistra e il Social Forum scelgono come forma di protesta l'abbandono della piazza mentre il centro sociale occupato Dazdramir di Ferrara, singoli provenienti da varie aree della sinistra e alcuni cittadini bondenesi fanno sentire la propria voce di dissenso con canti partigiani e slogan antifascisti mentre il sen. pronuncia il suo discorso.

L' analisi:

La decisione di non abbandonare la piazza durante l'intervento del revisionista Balboni è riconducibile ai valori stessi celebrati dalla festa della Liberazione.
Pur rendendoci conto del carattere provocatorio che implicitamente assumeva l'intervento di Balboni durante la festa del 25 Aprile, abbiamo considerato l'abbandono della piazza in mano alla destra più "nostalgica" come un errore. Più volte nella storia le ritirate della "sinistra indignata" hanno lasciato lo spazio necessario per l'instaurarsi di regimi antidemocratici fascisti; pertanto abbiamo considerato la contestazione diretta di piazza come un diritto e un'obbligo dal quale chiunque si dica antifascista non può affrancarsi; ogni giorno e specialmente il 25 aprile chi usa la manipolazione della storia come arma politica non deve essere lasciato parlare anche se di fronte ad una piazza vuota.
La democrazia và difesa anche impedendo di infangare il nome di chi è morto per la libertà.

Le denunce:

Puntuali come sempre fioccano le denunce dei Carabinieri di Bondeno che colpiscono 15 compagni del Dazdramir con l'accusa di grida sediziose e disturbo della quiete pubblica; a queste se ne aggiungono altre otto per disturbo di cerimonia autorizzata da parte della Digos di Ferrara.
Ancora una volta è preoccupante constatare come in Italia sia ancora in vigore il reato d'opinione.
Come sempre la stampa è informata prima che ci venga notificato alcunchè. Appare evidente l'intento di criminalizzare agli occhi dell'opinione pubblica l'area antagonista e antifascista che a Ferrara fa capo al centro sociale Dazdramir.
Attraverso i filmati di una telecamera nascosta nella piazza ( tutto era stato studiato a tavolino), vengono identificati tutti coloro che con la propria voce esprimono dissenso verso il discorso revisionista di Balboni.
Chi canta "Bella ciao", "Soffia il vento", "Morti di ReggioEmilia"durante la celebrazione del 25 aprile diventa automaticamente colpevole per aver disturbato la "cerimonia autorizzata" di chi certamente non ha diritto di considerarsi erede dei valori partigiani.
Dopo la dura repressione poliziesca di Napoli e di Genova, queste denunce sono pertanto la cartina al tornasole della volontà di colpire chiunque esprima dissenso contro i politicanti del nuovo regime. Come scriveva Orwell: "chi controlla il passato controlla il futuro"; impediremo sempre e comunque la mistificazione storica e l'apologia del fascismo.

Facciamo appello a tutti i singoli, collettivi e partiti di non rimanere in silenzio, prendendo posizione in merito al fine di trovare almeno nell' antifascismo militante un'unità di intenti.

15 DENUNCIATI PER AVER DIFESO LA STORIA DALLA CATTIVA MEMORIA: ANCORA UNA VOLTA NESSUN PENTITO.

Csoa Dazdramir Ferrara
dazdramir@ecn.org

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