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Trasporti e Alenia Space: i sindacati confederali – Fiom compresa - escludono l’USB

(15 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Trasporti e Alenia Space: i sindacati confederali – Fiom compresa - escludono l’USB

foto: www.radiocittaperta.it

15-03-2011/12:55 --- Ancora brutti segnali da parte dei sindacati confederali - Fiom compresa - nei confronti del sindacalismo di base reduce dallo sciopero generale e dalla manifestazione nazionale di venerdì scorso. La priorità per Cgil, Cisl e Uil sembra essere l’esclusione dei lavoratori che scelgono di farsi rappresentare dalle sigle indipendenti dalla concertazione. Lo scorso 3 marzo la Filcams CGIL, insieme alla Fisascat CISL e alla UIL Trasporti, ha sottoscritto presso il MIUR con il sottosegretario On. Giuseppe Pizza un verbale che prevede l’esclusione dalle trattative sugli appalti delle pulizie nelle scuole dei “sindacati non firmatari di contratto”. Paradossalmente anche la Cgil applica ai sindacati indipendenti la logica che Marchionne ha imposto all’interno della Fiat contro la Fiom-Cgil: chi non firma i contratti e gli accordi non ha diritti e non può essere rappresentato.“Oltre al fatto che nel settore specifico la nostra organizzazione e più che rappresentativa – denuncia Luigi Marinelli, della USB Lavoro Privato - vorremmo dalla CGIL una coerenza sul tema della democrazia e dei diritti che finora non riscontriamo”. “Come USB – prosegue Marinelli - condividiamo l’assoluta negatività dell’accordo del Commercio e del Terziario, firmato solo da CISL e UIL. Ma se per Camusso la pratica della esclusione dei sindacati non firmatari di accordi portata avanti dalla CISL e della UIL è una pratica antidemocratica e illiberale, allora deve essere conseguente anche verso le scelte della propria organizzazione”. “Invitiamo la Filcams a rivedere la sua posizione ed a ritirare la firma dal verbale del 3 marzo, anche perché - osserva Marinelli - ci pare che così si stia scavando la fossa da sola, visto che legittimando la prassi di escludere i non firmatari del contratto nazionale fa un grosso regalo alle associazioni datoriali ed ai sindacati complici”. Conclude il rappresentante USB: “Lo sciopero generale e la grande manifestazione nazionale dello scorso 11 marzo dimostrano che diventa sempre più improponibile ed ingestibile una logica di monopolio sindacale esercitata a prescindere dall’effettiva rappresentatività dei lavoratori e delle loro istanze”.In queste ore a Roma riesplode la polemica per un atteggiamento simile della triplice, nei confronti anche qui dell’Unione Sindacale di Base, che lo scorso aveva già denunciato l'esclusione della sua rappresentanza nell'azienda metalmeccanica Thales Alenia Space dalle commissioni costituite per esaminare e valutare le tematiche relative alla contrattazione di secondo livello. Una esclusione che era avvenuta su richiesta presentata alla Direzione Aziendale con comunicazione ufficiale firmata dai livelli nazionali dei sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Fiom compresa, quindi, che dopo le rimostranze del sindacato di base aveva detto di non saperne nulla e che si sarebbe attivata per rimuovere la discriminazione. Ma la Thales continua a dare seguito a tale richiesta estromettendo le RSU USB da tutta una serie di incontri aziendali che si sono svolti nei giorni passati. “A questo punto l’USB si domanda quale coerenza dimostri la FIOM, la quale invoca democrazia quando viene colpita dalle discriminazioni in Fiat e partecipa poi direttamente all'emarginazione di altri sindacati. USB chiede quindi alle rappresentanze dei lavoratori di FIM e UILM, ma anche e soprattutto alla FIOM a livello nazionale, di chiarire una volta per tutte se le discriminazioni nei confronti di USB devono essere considerate un ‘errore di percorso’, rispetto al quale porre immediatamente correzione, o se invece è la prassi che si intende seguire. In quest'ultimo caso saranno i lavoratori a giudicare il comportamento dei vari sindacati, e l'azienda a dover far fronte ad una iniziativa sindacale che necessariamente creerà disagi”.

Redazione Radio Città Aperta

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