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L'ombra nera

L'ombra nera

(20 Agosto 2012) Enzo Apicella
E' morto ieri il disoccupato Angelo di Carlo, che si era dato fuoco per protesta 8 giorni fa davanti a Montecitorio

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

NO al licenziamento di Paolo Zanella della Manutencoop di Bologna

Chiediamo la revoca del licenziamento e la riassunzione di Paolo Zanella ex dipendente Telecom esternalizzato in MPF e assunto in Manutencoop che oggi lo licenzia!!!

(16 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cobas.it

Ringraziamo gli organi di stampa e le radio per la grande partecipazione alla conferenza stampa di martedi 8 marzo 2011 e per i numerosi articoli e servizi prodotti, anche il lavoratore Zanella ringrazia per l’interesse dei media nel dare grande risonanza alla denuncia del suo ingiusto licenziamento. Ringraziamo per la presenza RSU MPF -Telecom - SSC .
Stanno arrivando tante firme di solidarieta' da Rsu, lavoratrici e lavoratori, li ringraziamo e avvisiamo che la raccolta continua.

In merito alle giustificazioni che l’azienda Manutencoop ha addotto sul giustificato motivo del licenziamento riportate nel servizio della sera del TG RAI 3 del 8 3 2011 e uscite sui giornali il 9 3 2011:
LA RIORGANIZZAZIONE AZIENDALE E’ INSERITA IN UN’ACCORDO SINDACALE E IL PROVVEDIMENTO CHE HA INTERESSA TO ZANELLA E’ STATO ADOTTATO NEL QUADRO DELLA RIORGANIZZAZIONE DELL’UFFICIO IN CUI ERA IMPIEGATO, PIU’ VOLTE OGGETTO DI ESAME SINDACALE.

Noi confermiamo di non essere a conoscenza di alcun accordo sindacale che riguardi Manutencoop o MFM su Bologna (abbiamo anche fatto un’’indagine sentendo alcuni sindacalisti confederali), anzi Manutencoop o MFM Bologna e' piuttosto allergica al sindacato : non vi e' stata mai alcuna elezione RSU, non ci sono assemblee sindacali di nessun tipo da anni, fra gli impiegati ci sono pochi iscritti ai sindacati (tutti) mentre vi sono iscritti fra gli operai.
Manutencoop spesso non rispetta la volonta' dell’iscritto al sindacato e non effettua la trattenuta sindacale prescelta.

Non ci risultano esami sindacali e accordi territoriali per cio' che riguarda l’ufficio acquisti di MFM di Bologna presso il quale era impiegato Zanella Paolo.
Da notare che se i millantati accordi esistessero, non farebbero che confermare la scarsa correttezza dell’azienda che si e' ben guardata dal renderli noti; aggiungendo al resto anche una notevole mancanza di trasparenza... o si ritiene che i lavoratori non abbiano il diritto di conoscere eventuali accordi che li riguardino!
Se i fantomatici accordi esistono che vengano resi pubblici e letti.
Siamo disponibili per chiarimenti e ulteriori spiegazioni

Firmato p.Sindacato Cobas Nicoletta Frabboni Alessandro Palmi

RIPORTIAMO LA STORIA DEL LICENZIAMENTO DI ZANELLA DA PARTE DI MANUTENCOOP

Il 24 febbraio 2011 si e' verificato un fatto gravissimo : il licenziamento “per giustificato motivo oggettivo” da parte di Manutencoop Facility Management di Paolo Zanella dipendente della sede di Bologna, ex dipendente Telecom e' stato esternalizzato in MPF e assunto nel 2005 da Manutencoop MFM. E’ stato licenziato dopo 2 anni circa di persecuzione e minaccie continue, trasferimenti e demansionamento (ultima offerta di lavoro dell’azienda al call center da mezzanotte alle 8 del mattino compresi sabato e domenica, con mansioni di 2 livelli in meno del suo).

Le azioni vessative sul lavoratore sono state portate avanti da Manutencoop con una determinazione studiata che possiamo definire con il termine di “mobbing stratetegico” al fine indurlo al licenziamento. Il lavoratore si e' difeso con il sindacato e con l’aiuto del legale, di fronte al lavoratore resistente, l’azienda con un atto di prepotenza e assolutamente improprio, ha fatto la mossa decisiva, lo ha licenziato in tronco. I motivi esposti nella lettera sono che il “suo” lavoro e' stato soppresso cosi' come tutte le attivita' relative, tutto automatizzato o assegnato ad altri settori, tant’e' che per lui in Manutencoop che assomma a piu' di 15.000 lavoratori sul territorio nazionale , MFM piu' di 7000, non c’e' piu' posto.

STORIA DI MANUTENCOOP MFM PRIMA AZIENDA ITALIANA DEL FACILITY MANAGEMENT

1) Nel 2009 MPFacility (ceduta da Telecom a Manutencoop/Pirelli nel 2004) acquisice l’azienda MCB con 126 lavoratori , poi a giugno 2010 dichiara riorganizzazione aziendale ed esuberi ai sensi della Legge 223/91 artt.4 e 24 per 130 lavoratrici/ori sul territorio nazionale , 102 di questi da febbraio 2011 vengono messi in cassa integrazione a zero ore senza rotazione per 24 mesi, di questi si prevedono 62 mobilita' con i requisiti per la futura pensione.All’ ’inizio del 2013 ci saranno 40 persone che rischiano il licenziamento;

2) Il 29 novembre 2010 Manutencoop Facility Management firma un accordo per messa in mobilita' per riorganizzazione aziendale come sopra, con cgil cisl uil con incentivi (a spese dello stato) a seconda dell’eta' vedi art.7 Legge 223/91, a causa della fusione con Altair IFM Spa (Pirelli) 45 persone a Milano per le quali non sono disponibili soluzioni di impiego alternative.

3) Sempre a partire dal 2009 viene nominato un nuovo responsabile delle Risorse Umane proveniente da Pirelli RE che e' l’attore della Cig In Mpf e che promuove colloqui individuali con lavoratrici e lavoratori finalizzati a farli dimissionare. Ad oggi ci risulta che sul territorio nazionale si siano dimesse almeno 40 persone a seguito di pressioni e trasferimenti continui di sede di lavoro, con incentivi ridicoli, non sono state utilizzate trattative sindacali o dichiarazioni di mobilita' per esuberi.

Nel 2009 Manutencoop mette in campo la piu' importante acquisizione di aziende in Italia vale a dire di Pirelli Real Estate I.F.M., MPF diventa cosi' di totale proprieta' Manutencoop. Con questa operazione diventa il primo operatore italiano nel settore facility management, con un giro d’affari di oltre 1,2 miliardi di euro, e un piu' 26,7% nel settore Servizi nel 2010 le cose vanno bene, l’occupazione aumenta, nonostante la crisi. Manutencoop e' il gioiello della LegaCoop. Manutencoop procede con una totale riorganizzazione perché ha l’obiettivo di quotarsi in borsa, e per questo effettua molteplici operazioni di taglio di personale.

Manutencoop (soc. cooperativa) e Telecom (societa' di capitali) con a capo Tronchetti Provera intrecciano i loro destini fin dal 2004 con la cessione di ramo di azienda a MPF, Telecom cede 437 persone a MPF che ora e' tutta di Manutecoop, commessa pari a piu' di 120 milioni di euro l’anno.

Manutencoop e Telecom le vedremo legate sempre piu', infatti Manutencoop pare sara' una delle 20 aziende nazionali favorite per l’affido di appalti ingenti nel settore TECNICAL INFRASTRUCTURE cioe' conduzione/manutenzione/adeguamento degli impianti tecnologici delle centrali piu' importanti.

Noi chiediamo che siano invece mantenute in Telecom le attivita' e che vengano INTERNALIZZATI DIPENDENTI E ATTIVITA’ DI MPF (EX Telecom) E DELLE ALTRE AZIENDE ESTERNALIZZATE IN QUESTI ANNI.
NO AL LICENZIAENTO DI PAOLO ZANELLA E AI TAGLI DEL PERSONALE EFFETTUATI DALLE MAGGIORI AZIENDE ITALIANE CHE APPROFITTANO DELLA CRISI PER PEGGIORARE LE CONDIZIONI DI LAVORO SULL’ONDA DI MARCHIONNNE IN FIAT.

Confederazione Cobas

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