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Siglata l’intesa del 1° Contratto Agenzie Fiscali.

(25 Gennaio 2004)

Nelle prime ore di questa mattina 24 gennaio è stata siglata l’intesa del 1° Contratto Agenzie Fiscali da tutte le organizzazioni sindacali presenti all’Aran.
Da una prima lettura di questo voluminoso contratto il giudizio che diamo è abbastanza negativo, come da tempo avevamo anticipato.
La straordinaria mobilitazione dei lavoratori delle Agenzie che fino ad ieri (uffici bloccati e manifestazioni diffuse, vedi Viterbo) hanno “movimentato” i posti di lavoro, le strade e non solo, sono state clamorosamente ripagate da un contratto poverissimo economicamente e con “aperture” molto pericolose giuridicamente.

Nel merito:

SALARIO. La richiesta economica di parte sindacale era di 125 Euro medi mensili in ossequio all’accordo del 2002 che predeterminava nel Pubblico Impiego e nelle Agenzie Fiscali l’inflazione programmata al 5,66%. E’ risultato poco importante che l’Istat dallo scorso settembre avesse dichiarato che invece la perdita del potere d’acquisto dei salari rispetto all’inflazione negli ultimi 2 anni fosse stata del 13% circa; ebbene i “nostri” rappresentanti sindacali nazionali hanno invece accettato aumenti salariali di 118,52 Euro mensili, medi, lordi al di sotto dell’inflazione programmata “concordata col governo” e molto lontani dalla inflazione reale, accelerata inoltre dall’introduzione dell’Euro.
Per giunta questi aumenti sono onnicomprensivi di tutto: quasi 80 euro vanno nello stipendio tabellare, 12,45 euro di incremento del fondo per la produttività che sostituirà il FUA, 16 euro circa di incremento della indennità di agenzia (ex indennità di amministrazione) e 9 euro circa il costo per l’inglobamento della contingenza nello stipendio base. Gli arretrati saranno in 2 tranches dal 01-01-02 e dal 01-01-03 e, quindi, a cifra ridotta.
E’ stata agitata come grande vittoria la stabilizzazione (alias perequazione) dal 2003, del 37% del vecchio FUA sullo stipendio base, addirittura con cifre diverse tra le Dogane e le altre Agenzie, a fronte della volontà dell’Aran di farlo decorrere dal 01-01-2004. Ci sembra sinceramente una vittoria di Pirro. Erano soldi che i lavoratori già percepivano normalmente in maniera fissa anche se in tempi ritardati e non sullo stipendio mensile. Quindi non facciamoci abbagliare da questo specchietto delle allodole: non è salario aggiuntivo è solo salario suddiviso sullo stipendio mensile.

ORDINAMENTO PROFESSIONALE. A fianco della soluzione dei “riqualificati”, non vi è stata nessuna eliminazione dell’area A ma le 3 aree A – B – C sono diventate area 1 – 2 – 3 e tutti i lavoratori saranno inquadrati non più in livelli professionali ma in fasce retributive: 2 per l’area 1, 4 per l’area 2 e 4 per l’area 3 ma essendoci la previsione di nuovi profili professionali con la contrattazione integrativa le fasce retributive saranno portate a 6 rispettivamente nelle aree 2 e 3. Quindi un grande guazzabuglio e una grave divisione economica.
Ma sicuramente il fatto più grave è l’introduzione delle POSIZIONI ORGANIZZATIVE nella area 3 in una percentuale del 2% dell’organico, ove sarà individuato personale con particolari responsabilità professionali e di direzione con una indennità di posizione tra 2500 e i 9000 euro l’anno ….con i soldi del Fondo di produttività di tutti.

SANZIONI DISCIPLINARI. Clonando il contratto dei Ministeri vi è un proliferare ed un inasprimento eccessivo di sanzioni e provvedimenti disciplinari sino al licenziamento con o senza preavviso quasi come se i lavoratori delle Agenzie Fiscali fossero tutti affiliati a …Cosa Nostra.

Ed infine non vi è nessun adeguamento dei buoni pasto (rimandando alla “mitica” contrattazione integrativa), nessun serio miglioramento della parte normativa, la perdurante detrazione dell’indennità di amministrazione in caso di malattia al di sotto dei 15 giorni (che con questo contratto diventa un salasso), nessuna proposta (quella sì) non solo di stabilizzazione lavorativa ma almeno di allargamento dei diritti del personale LTD, formazione lavoro e tirocinante e dulcis in fundo l’immancabile restrizione delle libertà sindacali con la possibilità di indire assemblee solo all’intera RSU e non al singolo delegato, smentendo sentenze di tribunali e giurisprudenza di tutta Italia.

Ci dicono tutti che è un buon contratto, rispettoso di piattaforme approvate dai lavoratori, non si sa in quale sede.

Pur manifestando comunque il nostro dissenso pensiamo che la strada giusta e corretta sia solo un REFERENDUM decisionale fra tutti i lavoratori, quello sì democratico e rispettoso della volontà e dei contenuti della maggioranza.

Saranno disponibili lor signori confederali? Loro che hanno creato questo brutto anatroccolo delle Agenzie Fiscali, con annesso contratto?

Ci rimane la certezza che questo straordinario ciclo di lotte dei lavoratori finanziari non possa essere oscurato dal silenzio stampa o annacquato dalla prevista conclusione contrattuale ma che abbia piantato i semi di un seguito e di un percorso in prospettiva di antagonismo, lontano dalle logiche concertative e di palazzo.

Organizziamoci con i Cobas!

COBAS Pubblico Impiego
Finanze e Agenzie Fiscali
aderente alla Confederazione COBAS

Fonte

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