">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Stato e istituzioni    (Visualizza la Mappa del sito )

Papa... vero

Papa... vero

(14 Maggio 2010) Enzo Apicella
Viaggio del Papa a Fatima, in Portogallo

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(L'oppio dei popoli)

Annessione continua

(19 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.cattolicesimo-reale.it

Annessione continua

foto: www.cattolicesimo-reale.it

Nel messaggio consegnato dal segretario di stato Bertone a Napolitano il 17 marzo 2011, Benedetto XVI scrive che, pur senza negare (bontà sua...), il ruolo di «tradizioni di pensiero diverse, alcune marcate da venature giurisdizionaliste o laiciste, non si può sottacere l'apporto di pensiero - e talora di azione - dei cattolici alla formazione dello stato unitario».

Buona doppiezza non mente

Questa affermazione conferma – come ho già scritto - che i cattolici “buoni” finiscono per essere, volenti o nolenti, I portatori d'acqua di una Chiesa che ipocritamente li emargina, li scomunica, li ostracizza (come fece con i cattolici liberali nel Risorgimento e con quelli antifascisti poco dopo) quando intralciano la sua politica, salvo tirarli fuori e vantarli quando serve per “comprovare” la propria partecipazione alla «formazione dello stato unitario» o dell’odierno stato democratico…

Si tratta di una doppiezza indispensabile all’istituzione per tener fermo, nel mutare dei regimi, la alleanza col potere del momento e quindi poter definire “cristiana” (e soggetta al diritto canonico), la società che esso governa.

Azionista di maggioranza del Risorgimento SpA

E’ questo anche il motivo per cui Benedetto rivendica la partecipazione dei cattolici alla creazione dello stato unitario e quindi, per loro tramite, la comproprietà della Chiesa sul Risorgimento –come azionista di maggioranza. «Il Cristianesimo», spiega anzi rivendica Benedetto, «ha contribuito in maniera fondamentale alla costruzione dell'identità italiana attraverso l'opera della Chiesa, delle sue istituzioni educative ed assistenziali, fissando modelli di comportamento, configurazioni istituzionali, rapporti sociali» per non dire della «ricchissima attività artistica» e delle «esperienze di santità» riferibili alla ditta.

Di qui il diritto, contemporaneamente rivendicato secondo il principio “batti il ferro finché è caldo” e finché il vecchio pappone è ancora in sella, a forgiare secondo la morale cattolica le nostre leggi, dalla nascita al fine vita (leggi testamento biologico oggi e soppressione della 194 domani), e a marchiare il territorio mediante l’ostensione del crocifisso contrabbandato in limpida malafede da Bagnasco, Ratzinger e da tutta la compagnia di giro come “segno di laicità” (v. L’urina del papa).

cattolicesimoreale.it

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «L'oppio dei popoli»

Ultime notizie dell'autore «cattolicesimoreale.it»

5005