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(23 Agosto 2011) Enzo Apicella
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Domenica e Lunedì: presidio e assemblea contro la nuova "guerra umanitaria" in Libia

(20 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

Domenica e Lunedì: presidio e assemblea contro la nuova "guerra umanitaria" in Libia

foto: www.caunapoli.org

CONTRO LA NUOVA "GUERRA UMANITARIA"!

Sabato 19 marzo 2011, ore 17:45: dal cielo della Libia vengono lanciate le prime bombe dagli aerei francesi della NATO. Il via libera alla nuova "guerra umanitaria" è stato dato dal consiglio di Sicurezza dell'ONU e si è perfezionato nel pomeriggio di sabato in un vertice dei capi di stato all'Eliseo. Pochi minuti dopo l'intervento del presidente Sarkozy l'aviazione comincia i bombardamenti.

Obbiettivo dichiarato? Il solito.
Come fu per l'Iraq, com'è avvenuto in Kosovo, la strategia è semplice: trovare un "nemico", magari che fino a ieri era il tuo "miglior amico" (vedi Gheddafi fino a ieri accolto con tutti gli onori dal nostro premier), dichiarare che la guerra è in favore delle "popolazioni libiche" (che probabilmente ricordano ancora chi ha messo lì Gheddafi...) e procedere, nel silenzio assoluto dei media e di tutto lo schieramento parlamentare, da La Russa a Vendola.

Ma esiste un altro modo di raccontare questa ennesima storia di guerra e violenza.

Ad otto anni dall'entrata in guerra contro l'Iraq, siamo di fronte ad una nuova escalation di violenza in Medio-Oriente, ed è evidente che la posta in gioco, tanto per gli Stati Uniti che per le potenze europee, non siano affatto i diritti del popolo libico quanto gli abbondanti giacimenti e rifornimenti di petrolio e di gas. Un obiettivo questo ritenuto a maggior ragione strategico di fronte all’acutizzazione della crisi economica internazionale.

Anche l'Italia guidata dalla paura di perdere i contratti petroliferi stipulati con Gheddafi, si è imbarcata in una nuova avventura, dichiarando "di voler stare in prima linea”, una nuova avventura che porterà altri morti fra i civili, altri lutti, altre spese militari, proprio mentre ci dicono che non ci sono soldi per la scuola, la sanità, i servizi sociali...

Proprio da Napoli, con tutta probabilità, verranno coordinate le azioni di guerra, non possiamo restare in silenzio, non possiamo renderci complici. Rilanciamo la mobilitazione contro la guerra e contro la presenza, sul nostro territorio, della base NATO più importante del sud Europa!

Fuori l’Italia dalla Nato, fuori la Nato dall’Italia!

DOMENICA 20 MARZO
PRESIDIO DI CONTROINFORMAZIONE
DALLE ORE 10:30 - PIAZZA DANTE

LUNEDI 21 MARZO
ASSEMBLEA PUBBLICA - ORE 17
PALAZZO GIUSSO - UNIVERSITA' ORIENTALE

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Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

Fonte

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