">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

USA. 46 milioni di poveri

USA. 46 milioni di poveri

(28 Settembre 2011) Enzo Apicella
I poveri negli USA sono 46 milioni, il 15% della popolazione. I due terzi di questi poveri lavorano, ma per un salario da fame

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Le nostre osservazioni alla piattaforma sindacale

documento del coordinamento RSU per lo sciopero generale del 16 aprile 2002

(14 Aprile 2002)

Cgil - Cisl e Uil chiamano i lavoratori allo sciopero generale del 16 su una piattaforma che dichiara tutta la sua debolezza nel carattere emendativo dei suoi contenuti e nella difesa di un sistema negoziale basato sulla politica concertativa.

Il vero limite della piattaforma è infatti quello di non corrispondere al carattere generale e strategico dell'offensiva di Governo e Confindustria. Una offensiva che non mira soltanto all'articolo 18 ma che punta esplicitamente a modificare complessivamente il quadro normativo del mercato del lavoro per realizzare una maggiore ed esplicita subordinazione del lavoro all'interesse di impresa.

Così, la piattaforma sindacale, se da un lato indica nel ritiro delle deleghe l'obiettivo immediato, appare vuota di strategia e propettiva nella volontà di contrastare complessivamente i caratteri dell'offensiva contro il lavoro. Ci si limita ad un elenco di valutazioni e richieste (anche condivisibili) ma limitate dal carattere emendativo di un intervento che non riesce a proporre una piattaforma complessiva su cui mobilitare il mondo del lavoro non solo per difendersi dagli interventi del Governo ma anche per sostenere ed estendere diritti e tutele (salariali e normative).

Un passaggio che richiederebbe accanto ad una precisa consapevolezza dei caratteri generali dello scontro aperto anche una altrettanto precisa coscenza sull'inefficacia del sistema concertativo e sulla necessità di un suo superamento. Elementi questi che mancano completamente nel volantone sindacale. Così se è positivo che finalmente si sia arrivati allo sciopero generale, rimane tutt'ora aperta la questione della piattaforma.

E' quindi necessario che la questione della "piattaforma", a partire dai contenuti e dalle proposte dell'assemblea nazionale delle delegate e dei delegati Rsu tenutasi a Milano lo scorso 11 gennaio, torni urgentemente all'ordine del giorno dell'iniziativa delle rsu e delle sinistre sindacali. Una piattaforma su cui mantenere attiva l'iziativa sindacale, oltre il 16 aprile e oltre il dibattito sulle deleghe che si sostenga su una iniziativa vertenziale capace di svolgersi sino all'ottenimento degli obiettivi.

Obiettivi che non possono prescindere dalla messa in discussione delle politiche concertative, da una forte ripresa dell'iniziativa sul salario in tutte le sue forme, sull'estensione delle tutele e dei diritti, sulla lotta contro lo sviluppo delle flessibilità e del lavoro precario.

Una piattaforma che, come abbiamo più volte ripetuto e sostenuto, deve saper unire tutto il mondo del lavoro (dai disoccupati, agli occupati in tutte le tipologie di lavoro, le famiglie, i pensionati, gli studenti) attorno ad una linea generale capace di contrastare il carattere generale dell'offensiva del Governo e della Confindustria.

E' questo che i lavoratori hanno chiesto in occasione delle recenti grandi mobilitazioni contro il Governo, ed è questo che i lavoratori si aspettano dai loro sindacati.

Una questione, quella della piattaforma, che non può non essere rilanciata nel dibattito sindacale (in Cgil, dalla sinistra sindacale di lavoro società - cambiare rotta) pena lo svuotamento dell'iniziativa dopo il 16 aprile con il rischio che tutto sia demandato ad una politica referendaria (necessaria ma insufficiente) e con il rischio di un ritorno a pericolose divisioni sindacali.

C'è solo un modo per continuare dopo lo sciopero generale del 16 aprile. Ritornare ai lavoratori ed alle loro assemblee. Dare ai lavoratori la possibilità di discutere e di costruire, a partire dai bisogni che questi esprimono, una piattaforma generale da sostenere con una vertenza generale contro il governo per l'estensione dei diritti e delle tutele, per l'incremento dei salari, per il sostegno al lavoro ed all'occupazione contrastando l'estendersi delle flessibilità e delle precarietà, per una legge sulla democrazia nei luoghi di lavoro.

IL COORDINAMENTO RSU

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Dove va la sinistra sindacale CGIL?»

Ultime notizie dell'autore «Coordinamento Nazionale RSU»

5539