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Il capitalismo non è acqua!

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Un altro grande succcesso dello sciopero degli autoferrotranvieri

(1 Febbraio 2004)


Dopo quello del 9 gennaio, lo sciopero nazionale di oggi degli autoferrotranvieri rappresenta un altro grande passo in avanti nel percorso della difesa del salario e dei diritti dei lavoratori; oggi è stata una giornata altrettanto importante per l’avanzata del processo di autorganizzazione sindacale tra i lavoratori del trasporto pubblico.

La riuscita dello sciopero lo si vede non solo dal dato che viene dalle grandi città del Nord che è in media tra il 65 e il 90%, ma anche dalla sua estensione in diverse città del Sud o medie realtà di provincia che non erano state raggiunte dallo sciopero il 9 gennaio.

CGIL-CISL-UIL sono sempre più delegittimate. Il Coordinamento nazionale di lotta Autoferrotranvieri ha invece tutta la legittimità di essere riconosciuto dal governo e dalle aziende come controparte sindacale al tavolo delle trattative per il nuovo contratto nazionale. Ed inoltre questa lotta per salario e diritti deve pesare anche in sede aziendale senza alcuna concessione più o meno camuffata in termini di produttività.

Nella giornata di oggi va segnalata non solo la presenza della polizia ai cancelli dei depositi in molte città, ma soprattutto l’occupazione a Roma della direzione della Trambus da parte dell’assemblea metropolitana contro la precarietà (da cui è scaturita la proposta di una giornata di sciopero del biglietto il 18 febbraio.

Ma oggi è stata una giornata di lotta e sciopero organizzata dai Cobas e dal sindacalismo di base per i lavoratori e le lavoratrici della Telecom contro precarietà, appalti e intensificazione dei ritmi lavorativi.

E sempre nella mattinata i lavoratori dell’acciaieria di Terni sono scesi per il secondo giorno consecutivo in sciopero ed hanno occupato l’autostrada contro i 900 licenziamenti minacciati da Krupp.

Gli autoferrotranvieri hanno dato il là: la lotta per il salario, i diritti, e contro la precarietà si sta estendendo sempre più; mentre si moltiplicano le mobilitazioni da parte di insegnanti, genitori studenti, ccittadini contro il decretaccio della controriforma Moratti.

Avanti così verso nuove lotte, nuovi scioperi, verso lo sciopero generale!

CONFEDERAZIONE COBAS

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