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    (Chi non occupa preoccupa)

    Padova. Sequestri e demolizioni non fermeranno la lotta!

    (25 Marzo 2011)

    La mattina del 23 marzo DIGOS, polizia e carabinieri hanno sgomberato il C.P.O. Gramigna eseguendo l'ordinanza di sgombero del comune di Padova e della sua giunta di corrotti e mafiosi come il sindaco palazzinaro Zanonato. I locali e il giardino sono stati posti sotto sequestro e lo stabile dove una volta c'era la scuola elementare è stato demolito.

    In più 6 compagni/e sono stati denunciati per occupazione abusiva e resistenza a pubblico ufficiale.

    Non è un caso che il C.P.O. Gramigna sia stato sgomberato.

    A livello locale faceva scomodo un posto politico non configurato con le logiche istituzionali e faceva paura il radicamento del centro popolare nel quartiere, che da sempre è base elettorale del PD (attuale giunta). Inoltre, hanno eseguito lo sgombero proprio ora che il Gramigna stava diventando un punto di ritrovo aggregativo. In questi mesi si sono instaurati dei contatti con numerose realtà cittadine, anche non militanti, come gli abitanti del quartiere o le comunità di stranieri con le quali si voleva creare un percorso di condivisione degli spazi e di socialità.

    Considerando l'evolversi della situazione a livello nazionale e internazionale questo sgombero si colloca all'interno di una logica di controllo e repressione, proprio perchè in questa fase il Gramigna potrebbe rappresentare un luogo di critica, confronto e organizzazione della lotta.

    Le rivolte dei paesi arabi sono troppo vicine e la possibilità della loro "contaminazione" fa paura a tutti gli speculatori, i padroni, i palazzinari e alle istituzioni. Le città sono sempre più militarizzate, non c'è strada senza pattuglia di militari o di polizia a controllare e a far finta di proteggere i bravi e onesti cittadini.

    I politicanti si riempiono la bocca di belle parole come "democrazia", "libertà", "solidarietà ai popoli" in rivolta, "giustizia", ma sono cose che possono dire solamente alle persone sfruttate, configurate e succubi del sistema stesso.

    Questa è la medesima pratica che, da quando esiste l'esperienza del Gramigna (1987), le giunte comunali di destra o di sinistra hanno sempre portato avanti. Il degrado regna ancora dal centro alle periferie, come dimostrano i numerosi stabili da cui siamo stati sgomberati e tutt'ora abbandonati a se stessi.

    Di fronte alla speculazione edilizia, alle logiche del profitto e alla repressione non si può che rispondere con la lotta e la ri-apertura di spazi di socialità!

    L'ERBA CATTIVA NON MUORE MAI!

    SABATO 26 MARZO
    ORE 9.30 PRESIDIO DAVANTI ALLA COOP DI TORRE
    ORE 15.30 ASSEMBLEA PUBBLICA PRESSO IL PARCHETTO DI VIA MADONNA DEL ROSARIO

    CENTRO POPOLARE OCCUPATO GRAMIGNA

    Fonte

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