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La sanità a Cuba e negli Usa

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(28 Marzo 2012) Enzo Apicella

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    In ricordo di un compagno di lotta.

    Leonard Weinglass, l’avvocato dei 5 Eroi cubani, se n’è andato

    (29 Marzo 2011)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in ciptagarelli.jimdo.com

    In ricordo di un compagno di lotta.

    foto: ciptagarelli.jimdo.com

    Per Lenny

    Nella serata del 23 marzo, nello stesso giorno in cui compiva 78 anni di vita esemplare, il cuore di Leonard Weinglass ha smesso di battere.

    Soffriva di una terribile malattia che da gennaio era entrata in fase critica e che, tuttavia, non lo aveva allontanato neanche per un attimo dal lavoro. Durante i suoi ultimi mesi, resistendo eroicamente alla malattia e al dolore fisico, si era dedicato anima e corpo alla preparazione e presentazione dell’habeas corpus in favore di Gerardo Hernàndez Nordelo e di Antonio Guerrero, senza per questo smettere di occuparsi degli altri compagni.

    Poco prima di entrare nell’ospedale dove doveva essere operato, aveva fatto gli ultimi passi per l’appello di Gerardo e di Antonio e aveva affidato ad altri colleghi i compiti da portare avanti mentre lui era ricoverato. Solo allora si era deciso ad occuparsi di se stesso.

    Era sempre stato così. Fin da giovane si era unito allo studio che, sotto la direzione di Victor Rabinowitz e Leonard Boudin, portò avanti innumerevoli battaglie legali per i sindacati, le libertà civili e la giustizia negli Stati Uniti. Con la sua brillante difesa, nel 1968, degli Otto di Chicago, Lenny cominciò una ininterrotta e ammirabile carriera che comprese i casi di Jane Fonda, Daniel Ellsberg e le “carte del Pentagono”, Angela Davis, Mumia Abu Jamal, Amy Carter, Khaty Boudin e molti altri, fino ai Cinque antiterroristi cubani e alla sua più recente collaborazione con i difensori di Julian Assange, il fondatore di Wikileaks.

    Non si può scrivere la storia delle lotte del popolo nordamericano senza sottolineare, in ogni pagina, il nome di Leonard Weinglass.

    A lui va, ora e sempre, il nostro omaggio e la nostra gratitudine.

    La perdita di Lenny è un duro colpo per Gerardo, Ramòn, Antonio, Fernando e René. Egli è stato il loro migliore e più instancabile difensore, alla loro causa ha dedicato tutta la sua energia e il suo talento, per loro ha lottato fino alla fine, nella sofferenze e nell’agonia, fino all’ultimo respiro.

    La lotta per la liberazione dei nostri compagni deve continuare, in condizioni più difficili – adesso - senza Lenny. Rinnoviamo il nostro impegno di andare avanti finché tutti loro riavranno la libertà. Facciamolo senza tregua e senza riposo. E’ il meno che possiamo promettere al lottatore infaticabile, al combattente altruista e lucido che è sempre stato il caro compagno Leonard Weinglass.

    E queste sono le parole con cui lo ricorda Gerardo Hernàndez Nordelo

    E’ stato a trovarmi non molto tempo fa. Abbiamo lavorato per ore a preparare i prossimi passi per l’appello. L’avevo trovato un po’ stanco. Mi preoccupava che, alla sua età avanzata, avesse guidato da solo, dopo un lungo viaggio da New York e col maltempo di quei giorni, per le pericolose strade di montagna che circondano Victorville.
    Glielo feci notare, ma lui non gli diede importanza. Lui era così, niente lo fermava.

    Ogni volta che ci incontravamo mi succedeva lo stesso: ad un certo punto della conversazione, ascoltandolo, la mia mente si allontanava dalle sue parole per fissarsi sulla persona, sul grande uomo, sul terribile avvocato, sulla leggenda che avevo di fronte. A volte gli dissi che lo avevo visto in documentari televisivi dedicati a importanti casi legali a cui aveva partecipato fin da molto giovane, e che con orgoglio avevo detto ad altri, qui, “questo è l’avvocato dei Cinque”. Ma non importa quanto ho letto o sentito, io so che, per la sua umiltà e la sua modestia, mi resta ancora tanto da scoprire su questa vita consacrata all’ideale più nobile della sua professione.

    Aveva sempre insistito sul fatto che il nostro caso, come altri a cui si era dedicato, è un caso essenzialmente politico, e ci avvisò che la lotta sarebbe stata lunga e difficile. La sua esperienza nel “sistema” glielo diceva. Da parte nostra, al di là della relazione professionale, lo abbiamo sempre visto come un compagno che si batteva per la giustizia.

    Se ne va in un momento molto importante, ma ci lascia la strada tracciata. In più di un’occasione mi aveva espresso la sua ammirazione e il rispetto per gli altri avvocati della nostra equipe legale, e penso se ne sia andato confidando nel fatto che il lavoro era in buone mani.

    Come altre persone che per anni ci hanno accompagnato nella lotta perché prevalga la verità e la ragione, non potrà vedere il giorno in cui la giustizia trionferà. Ma questo giorno arriverà e a lui, come agli altri, dovremo rendere un meritato tributo nella nostra patria.

    In nome dei Cinque, dei nostri familiari e in quello dei milioni di cubani e fratelli del mondo che hanno avuto fiducia in lui e che lo hanno ammirato, giungano ai suoi familiari e amici le nostre più sentite condoglianze.


    Leonard Weinglass: Presente!

    Gerardo Hernàndez Nordelo
    Prigione Federale di Victorville, California


    23 marzo 2011

    Ricardo Alarcòn de Quesada è il Presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare di Cuba.
    Gerardo Hernàndez Nordelo è uno dei Cinque Eroi cubani, condannato a 2 ergastoli e 15 anni per “cospirazione”.

    (Traduzione di Daniela Trollio - Centro di Iniziativa Proletaria “G. Tagarelli”)

    Ricardo Alarcòn de Quesada

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