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IL PANE E LE ROSE - classe capitale e partito
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Contro Gheddafi e contro la guerra

fermiamo tutti i bombardamenti

(30 Marzo 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.rete28aprile.it

LA Cgil che vogliamo è contro la guerra del mediterraneo
La Cgil che vogliamo è per la pace ed è contraria a tutte le guerre!
La Cgil che vogliamo è al fianco dei giovani, dei lavoratori, degli studenti che hanno alzato la voce contro tutti i Rais e le dittature in nome di un futuro diverso, libero dalla miseria, dall’oppressione e dalla guerra.

La guerra non è mai una soluzione. Non si difende ed estende la democrazia, come sostengono i così detti volenterosi, lanciando centinaia di micidiali missili cruise su Tripoli, sulle città della Libia e sugli obiettivi militari. Le democrazie occidentali hanno sostenuto questi regimi per decenni e con tutti i dittatori della zona, tra cui Gheddafi, hanno fatto affari miliardari e grazie a quegli affari hanno consentito a regimi sanguinari di crescere e prosperare. E’ per questo che la risposta militare sembra più funzionale a proteggere vecchi e nuovi affari, con al centro le risorse energetiche che a far avanzare libertà e democrazia in quell'area.

Tra l’indifferenza e la guerra c’è un’alternativa: quella del negoziato e della diplomazia. Quella stessa politica che fa finta di non vedere quello che accade a due passi da Bengasi, nel Bahrain dove truppe dell’Arabia Saudita hanno invaso il paese, in appoggio al Governo, per reprimere nel sangue le manifestazioni democratiche. Così come per la comunità internazionale, regna il silenzio di fronte alla feroce repressione nello Yemen, in Siria e Giordania.

Per proteggere le popolazioni civili è necessario che la Cgil chieda di fermare immediatamente tutti i bombardamenti e di riaprire i negoziati, in modo da garantire, con la presenza sul terreno dell’ ONU e delle sue organizzazioni, un corridoio umanitario che garantisca la messa in sicurezza alle popolazioni libiche, la cessazione di tutte le attività militari, ripristinando le condizioni affinché la parola torni alla diplomazia.

La Cgil che vogliamo
Area Programmatica della Cgil Piemonte

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