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Nel "giardino di casa" degli USA

Nel giardino di casa degli USA

(5 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Elezioni presidenziali 2010. Il Brasile si sposta a sinistra.

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    Ecuador. La valigia dell'ambasciatrice USA

    (8 Aprile 2011)

    L'ambasciatrice statunitense a Quito dovrà andarsene dall'Ecuador entro domenica 10 aprile. “E' persona non gradita”. Espulso anche l'ambasciatore ecuadoriano negli Stati Uniti. Tutta colpa di Wikileaks? Non proprio

    Il governo dell'Ecuador ha dichiarato "persona non gradita" Heather Hodges attuale ambasciatrice degli USA a Quito e ne ha ordinato l'espulsione. Gli Stati Uniti come rivalsa hanno ordinato l'espulsione dell'ambasciatore ecuadoreno a Washington Luis Gallegos. "Questa ultimo incidente porta allo scoperto la lunga catena deglle ingerenze statunitensi negli affari interni del paese, interferenze che sono continuate" srive oggi l'agenzia stampa Alai/Amlatina. La decisione dell'Ecuador deriva dalle rivelazioni di un cablo dell'ambasciata USA a Quito reso pubblicato da Wikileaks (il documento ufficiale statunitense è del 10 luglio 2009) e reso noto dal quotidiano spagnolo El Pais. Nel cablo, l'ambasciatrice statunitense Hodges descrive alcuni episodi di corruzione nella Polizia Nazionale guidata dal gen.Jaime Hurtado, un ufficiale nominato dal presidente Correa, il quale - secondo l'ambasciatrice - non poteva non sapere del coinvolgimento del gen. Hurtado nei casi di corruzione e che lo aveva nominato sapendo dei suoi scheletri nell'armadio per poterlo così ricatatre e manipolare. Le autorità dell'Ecuador, attraverso il cancelliere Ricardo Patino, hanno chiesto ufficialmente spiegazioni all'ambasciatrice statunitense, ricevendo però come unica risposta che "si tratta di documenti rubati e sui quali non c'è alcuna dichiarazione da fare". Secondo Patino, il problema non riguarda le informazioni sulla corruzione della polizia ma la diffusione di notizie false. Infatti il gen. Hurtado non era stato nominato dal presidente Correa per poterlo manipolare. Non solo. In una intervista collettiva al Coordinamento delle Radio Popolari (Corape). il Presidente Correa ha dichiarato che "non vi è alcun dubbio che ci sia corruzione nella Polizia Nazionale e la dimostrazione è stato proprio il tentato colpo di stato del 30 settembre scorso, ma non si può permettere che l'ambasciatrice Usa abbia relazioni dirette e informazioni dettagliate da dentro la Polizia Nazionale ecuadoriana".

    Redazione Contropiano

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