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(26 Marzo 2011) Enzo Apicella
La nube radioattiva fuoriuscita da Fukushima ha raggiunto l'Europa

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Fukushima come Chernobyl ma per il Governo nipponico la situazione è sotto controllo

(12 Aprile 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

Fukushima come Chernobyl ma per il Governo nipponico la situazione è sotto controllo

foto: www.radiocittaperta.it

12-04-2011/15:33:54 --- Ormai è su tutti i giornali e fa paura la notizia che l’agenzia giapponese per la sicurezza nazionale ha portato a 7 il livello di gravità dell’incidente della centrale nucleare di Fukushima. Il settimo è il livello massimo della gravitá secondo gli specialisti dell'energia atomica che hanno stilato la Ines,
International Nuclear Event Scale. Oltre il livello 7 non c’è speranza. Il settimo è anche il livello della tragedia nucleare di Chernobyl, attualmente il piu’ grave incidente della storia ma che potrebbe essere sorpassato da Fukushima. Infatti, secondo le dichiarazioni di un funzionario della società Tepco, che gestisce l’impianto, “la perdita radioattiva non si è ancora arrestata completamente e la nostra preoccupazione è che possa anche superare Chernobyl”.
La situazione è chiaramente grave agli occhi di tutti ma c’è ancora qualcuno che cerca di buttare acqua sul fuoco per salvare l’economia del paese ma mettendo seriamente a rischio la vita della popolazione giapponese che vive in prossimità della centrale. Il premier Naoto Kan, in contrasto con l’innalzamento del livello di gravità e con le dichiarazioni della stessa Tepco,
ha rassicurato che la situazione si sta stabilizzando, aggiungendo che le radiazioni stanno diminuendo.
Per quanto riguarda il piano di evacuazione poi, il governo giapponese si è limitato ad allargarla nel raggio di 30 km di distanza dalla centrale di Fukushima.
Una decisione necessaria ma sicuramente poco tempestiva poiché probabilmente la popolazione è già entrata in contatto con alti livelli di radiazioni che Greenpeace aveva piu’ volte denunciato, già nel mese scorso. Le analisi effettuate da un gruppo di esperti dell’associazione avevano riscontrato nel piccolo villaggio di Itate, a 40 km dalla centrale, radiazioni comprese tra 7 e 10 micro-Sievert all'ora. Il limite annuo di dose accumulata è di 1000 micro-Sieverts. Il pericolo è evidente, aveva commentato Jan van de Putte, che ha condotto le rilevazioni del team di Greenpeace: “le autorità devono finirla di mettere le scelte politiche davanti alla scienza e determinare le zone di evacuazione intorno all'impianto nucleare di Fukushima che riflettano i livelli di radiazioni che vengono trovati nell'ambiente”.
La notizia dell’ampliamento della zona di evacuazione è arrivata ieri nello stesso giorno in cui la prefettura di Fukushima ha dato il permesso ad alcune aziende lattiero-casearie di riprendere le vendite latte all'esterno della prefetture, visto che i livelli di radiazione sarebbero rientrati negli standard di sicurezza del governo.

Marina D’Ecclesiis, Radio Città Aperta

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