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Ventiquattro ore senza di noi

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(1 Marzo 2010) Enzo Apicella
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La guerra "dentro"...

(13 Aprile 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

La guerra "dentro"...

foto: www.caunapoli.org

accolti al porto di Napoli i 550 immigrati deportati da Lampedusa per essere trasferiti nel centro di "accoglienza" temporanea di Santa Maria Capua Vetere

> alcune istantanee

Oggi, 6 aprile, un gruppo di attivisti dell'Assemblea napoletana contro la guerra, ha accolto i 550 immigrati deportati da Lampedusa al porto di Napoli per essere trasferiti nel centro di "accoglienza" temporanea di Santa Maria Capua Vetere, una tendopoli allestita in fretta e furia nel piazzale di una caserma dismessa.

Da destra e da sinistra ci si affanna a porre distinguo tra rifugiati, richiedenti asilo politico, immigrati clandestini, criminali di varia risma pronti a delinquere nelle nostre città.
Si dimentica - o meglio, si omette coscientemente - che, per qualsiasi ragione esse fuggano, le genti del nord-africa scappano da condizioni di vita e di lavoro disumane, delle quali il nostro governo e tutti i governi occidentali siamo pienamente corresponsabili.

L'appoggio fornito ai governi di Ben Ali, Mubarak, Gheddafi (solo per citarne alcuni), il regime di iper-sfruttamento imposto dalle imprese europee che in quei paesi delocalizzano la produzione di beni e servizi, la blindatura delle frontiere della "fortezza Europa" che provoca la morte in mare di migliaia di disperati, salvo poi favorire gli ingressi per costringere chi riesce ad entrare a lavorare in condizioni di semi-schiavitù sono solo alcuni degli aspetti che ci impongono una chiara presa di posizione a riguardo.

Lo spauracchio dell'invasione delle orde immigrate viene agitato da settimane dalle forze di governo, che stanno costruendo la prossima campagna elettorale facendo leva sugli istinti xenofobi e oscurando la tragedia della guerra in Libia, l'ennesima aggressione imperialista mascherata da intervento umanitario.

Da settimane ormai l'Italia, con appoggio pressoché bipartisan, contribuisce - in combutta con altri governi europei e a quello americano - al massacro del popolo libico, con incursioni aeree che stanno provocando i primi "danni collaterali" e che faranno sentire i propri effetti chissà per quanto tempo a causa dell'utilizzo di proiettili all’uranio impoverito.

E' per questo che, come assemblea napoletana contro la guerra, abbiamo scelto di indire per il 16 aprile una manifestazione nazionale qui a Napoli, città che - sia durante i bombardamenti della "coalizione dei volenterosi" sia da quando le operazioni militari sono passate sotto il comando NATO - ospita i centri di comando e coordinamento dei bombardamenti.

ASSEMBLEA CONTRO LA GUERRA
stopwar.altervista.org


MANIFESTAZIONE NAZIONALE - NAPOLI, 16 APRILE

CONTRO L’IMPERIALISMO, AL FIANCO DEL POPOLO LIBICO E DI TUTTI I POPOLI IN RIVOLTA

repubblica - il mattino

Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

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