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Tripoli. La borsa esulta

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(23 Agosto 2011) Enzo Apicella
Le quotazioni in borsa delle multinazionali imperialiste crescono alla notizia dell'occupazione NATO di Tripoli

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Contro la guerra imperialista e la complicità delle università

(13 Aprile 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

Contro la guerra imperialista e la complicità delle università

foto: www.caunapoli.org

Come coordinamento nazionale studentesco universitario, abbiamo deciso di prendere posizione senza “se” e senza “ma” contro l’intervento militare in Libia, dettato dagli interessi imperialisti delle potenze europee e statunitense in quell’area, piena di risorse energetiche e materie prime vitali per le economie dei paesi occidentali, in competizione tra loro per accaparrarsi una maggiore fetta di controllo economico e militare del paese di turno da assoggettare. Intervento militare che non ha nulla di umanitario; e che quando parla di interesse “nazionale” da difendere fa riferimento a quello delle imprese (ENI, Unicredit, Fiat, Impregilo, ecc.) e non certamente al nostro.

E' un'operazione che miete vittime sia nei paesi coinvolti nel conflitto che all'interno della stessa Fortezza Europa e della società statunitense; mentre le spese militari sono in continuo aumento, altri ingenti tagli colpiscono i servizi sociali (istruzione, sanità, trasporti pubblici, ecc...), peggiorando ulteriormente le condizioni di vita delle classi subalterne. E nel frattempo si alzano muri (veri, come quelli in Grecia o Arizona, o legislativi) per rendere più difficile l’arrivo di immigrati nelle nostre città e per riprodurre la loro condizione di “clandestini” e, quindi, di soggetti più “disponibili” ad un super-sfruttamento nelle nostre imprese o nelle nostre case. Cosa c’entrano le Università in tutto questo? È proprio l’università la culla delle politiche main stream, un tassello fondamentale nel quadro della creazione, implementazione, gestione ed applicazione delle politiche neoliberiste. È compito dell’università, attraverso le facoltà scientifiche e più nello specifico i centri di ricerca, sia migliorare l’”efficienza” dei mezzi militari da sperimentare sul campo sia preservare gli interessi delle aziende private, con cui spesso le università istituiscono vere e proprie convenzioni, come nel caso italiano dell’ENI.

Proprio pochi giorni fa, quest’azienda era tra le ospiti del “Job Meeting” tenutosi alla Facoltà di Ingegneria della Federico II di Napoli (teatro della contestazione di alcuni studenti universitari) con l’intento di reperire nuova forza lavoro offrendo agli studenti “vantaggiosi” stage, ovvero nuove occasioni per poter meglio sfruttare le vittime di un processo di precarizzazione che ormai pervade tutti i settori del mondo del lavoro. Ma non è solo nel campo prettamente materiale che si consuma la complicità dell’Università con le politiche che i “nostri” Governi decidono di attuare; dal canto loro, le facoltà umanistiche contribuiscono a creare le opportune teorie in modo da legittimare lo status quo. Dove viene magnificata l’ONU? Dove vengono elaborate le categorie di “terrorismo”, “guerra preventiva”, ed il “diritto all’ingerenza umanitaria”? Ci insegnano che esiste un unico modello possibile, quello neoliberista, e che questo va esportato con ogni mezzo possibile tra le popolazioni barbare le cui società sono dominate, a differenza di quelle occidentali, da truci dittatori e/o caos, anarchia e fanatismi religiosi.

È per tutte queste ragioni che saremo in piazza il 16 aprile a Napoli al fianco di tutte le altre realtà in lotta, dai lavoratori ai disoccupati ai movimenti territoriali, e anche dalle università dovranno levarsi le urla di protesta contro l'ennesima guerra "umanitaria". Facciamo pressione affinché ogni tipo di collaborazione tra università ed aziende private cessi di esistere e lavoriamo dal basso per decostruire l’intero apparato ideologico creato ad arte all’interno delle nostre aule universitarie, svelando i veri meccanismi che hanno spinto potenze europee e Stati Uniti a sentirsi in dovere di intervenire anche in quest'occasione.

Sabato 16 Aprile CORTEO NAZIONALE A NAPOLI CONTRO LA GUERRA IN LIBIA


Red-net (rete delle realtà studentesche universitarie)

Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

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