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(14 Aprile 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comidad.org

Il caso Libia si sta risolvendo in un'ennesima disfatta per la politica estera dell'attuale governo, tanto che l'Unione Europea ha appena misconosciuto persino l'esistenza di un'emergenza-immigrati a Lampedusa, forse fingendo di prendere in parola Berlusconi, che aveva promesso la soluzione del problema in due giorni. Il ministro degli Interni, Maroni, è stato costretto così a fare la voce grossa con l'UE per scaricarsi dalle responsabilità della probabile dislocazione di immigrati anche nelle Regioni del Nord. Maroni ha addirittura accusato l'UE di essere sollecita solo a salvare le banche ed a dichiarare guerre, sottraendosi invece ai doveri di solidarietà. In effetti la guerra l'ha preparata e voluta la NATO, ma la UE in questo momento è un bersaglio polemico molto più facile della NATO, perciò Maroni ha potuto parlare a ruota libera, anche perché ha il vantaggio di far parte di un governo che nessuno al mondo è costretto a prendere sul serio, qualsiasi cosa dica, dato che questo governo è presieduto da un clown pluri-imputato, ora anche per prostituzione minorile. Non a caso poi lo stesso governo si è rimangiato tutto.
Il non-ministro degli Esteri Frattini dapprima ha fatto eco a Maroni nelle sue lamentele e sfuriate infantili contro la UE, e poi, a titolo di ammenda, ha pronunciato, in toni altrettanto infantili, la solita professione di fede europea. Nel frattempo Frattini ha anche cercato di sganciare l'Italia da un impegno più diretto nell'aggressione NATO alla Libia. Frattini però si è messo nel sacco da solo quando ha chiesto che tutta l'operazione militare passasse sotto il comando NATO - che poi era esattamente ciò che gli USA volevano -; quindi ora è la NATO che decide e Frattini può soltanto obbedire. In meno di due giorni il diniego assoluto di Frattini infatti è già diventato un atteggiamento possibilista. L'occasione per dissociarsi Frattini l'aveva avuta quando Sarkozy aveva iniziato i bombardamenti sulla Libia, violando la Risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza, che parlava solo di "no fly zone"; e quando lo stesso Sarkozy, insieme con il primo ministro britannico Cameron non aveva neppure aspettato la conclusione del vertice di Parigi per cominciare a bombardare.
Certamente Berlusconi e Frattini non avrebbero potuto negare l'uso delle basi militari della NATO in Italia, anche perché è dal 1999 che l'Arma dei Carabinieri non ne ha più nessun controllo, e quindi oggi non potrebbe più ripetersi un episodio come quello di Sigonella nel 1985; ma invece era ancora possibile evitare di impegnare le Forze Armate italiane nei combattimenti, risparmiandosi stavolta, almeno in parte, il marchio del voltagabbana. Ma Frattini e Berlusconi avevano bisogno di una "vittoria" diplomatica su Sarkozy da poter sbandierare davanti alle telecamere, perciò, pur di riscuotere un "risultato", si sono fatti servili interpreti dei desideri degli USA, ed ora è ben difficile che l'ammiraglio Locklear non ottenga dall'Italia un impegno più diretto; quindi non si può nemmeno escludere che di qui a poco si parli anche dell'invio di truppe italiane a fare il lavoro più sporco sul terreno.
L'unico entusiasta della prospettiva di un maggiore impegno italiano appare il solito ministro della Difesa, La Russa, che già voleva approfittare della uccisione degli alpini in Afghanistan per mettere su un bomb-business all'italiana, ad imitazione di quello americano. La Oto Melara, del gruppo Finmeccanica, ha infatti acquistato dalla Boeing americana i componenti per cinquecento bombe e li ha fatti assemblare dalla Breda di Brescia, perciò bisogna trovare al più presto l'occasione per bombardare qualcuno se non si vuole che queste bombe marciscano nei depositi. (1)
Con l'attuale governo italiano la NATO ha la vita sin troppo facile, se si considerano invece le difficoltà di un passato neanche tanto lontano. Nel 1998 il presidente USA Clinton, per estorcere al governo italiano l'uso delle basi militari in Italia per la guerra del Kosovo, già pianificata per l'anno successivo, dovette addirittura perpetrare la strage della funivia del Cermis, in modo da far capire brutalmente a tutti chi comanda davvero in Italia. In quell'occasione gli aerei statunitensi tranciarono il cavo della funivia causando venti vittime, e Clinton impose che la farsa del processo per le responsabilità della strage si tenesse negli Stati Uniti, un diktat a cui la eroica magistratura italiana si adeguò senza sforzo. Ma ciò non bastò, tanto che fu necessario persino far cadere il governo Prodi e sostituirlo con un governo D'Alema, sostenuto dai voti degli amici di Cossiga: un governo creato appunto in funzione della guerra del Kosovo. Ancora adesso D'Alema continua a proporsi, in ogni intervista, come possibile garante di eventuali bombardamenti italiani in qualsiasi parte del mondo; eppure ciò non gli è servito a rientrare nelle grazie della NATO, che continua a preferirgli Berlusconi, forse perché uno yes-man screditato e ricattabile risulta più docile e sicuro di un adepto entusiasta, che potrebbe sempre cambiare le sue scelte.
Il Cermis fu un atto brutale di guerra psicologica, che oggi però non sarebbe più necessario, poiché per la guerra psicologica della NATO contro l'Italia basta appunto Berlusconi. Sino ad un paio di mesi fa sui media ancora si favoleggiava di un mitico asse Berlusconi-Putin-Gheddafi (ed è chiaro che chi ha costruito questa fiaba aveva il suo scopo), salvo poi scoprire che erano tutte balle per nascondere una realtà ben più misera, e cioè che non solo Berlusconi è lo yes-man della NATO, ma addirittura basta la sua sola presenza alla Presidenza del Consiglio a garantire ai nostri "alleati" che il governo italiano non abbia più alcun margine di manovra a livello diplomatico.
Da secoli nel mondo si è sempre pensato tutto il male possibile degli Italiani, ma non si era mai negata loro la dote della scaltrezza, diventata infatti un luogo comune dei romanzi gotici del '700 e dell'800, dove l'Italiano costituiva un personaggio di antagonista insidioso e subdolo, una caricatura del mito di Machiavelli. Negli anni '60, '70 e '80 un uomo politico come Andreotti - magari non particolarmente intelligente, ma sicuramente scaltro - aveva rappresentato per l'opinione pubblica mondiale l'incarnazione di quel personaggio della narrativa gotica. C'è quindi una nemesi storica nel fatto che la psywar NATO sia riuscita invece ad infantilizzare e ridicolizzare l'immagine dell'Italia, imponendo come capo del governo un uomo palesemente stupido, laido ed inetto, che ha bruciato in pochi anni tutta la rete di relazioni internazionali costruita in mezzo secolo dai governi italiani.
Il massoncino carrierista Matteo Renzi, attuale sindaco di Firenze, ha dichiarato di augurarsi che Berlusconi esca indenne dai processi che lo riguardano perché la sinistra dovrebbe essere in grado di sconfiggerlo politicamente ed elettoralmente senza aiuti della magistratura. A parte la constatazione che è ben strano che un "politico responsabile" si auguri la sopravvivenza giudiziaria di un Presidente del Consiglio che distrugge l'immagine dell'Italia all'estero, da questi discorsi sembrerebbe inoltre che Berlusconi abbia sempre vinto le elezioni, e con esiti immancabilmente plebiscitari.
Per la verità ogni volta che la sinistra si è presentata unita alle elezioni, le ha sempre vinte, nonostante la presenza determinante di due partiti comunisti nella coalizione. Per garantirsi la sconfitta nelle ultime elezioni, il segretario del Partito Democratico, Veltroni, non solo dovette rinunciare all'alleanza con la sinistra cosiddetta "radicale", ma persino con gli innocui socialisti di Boselli e Intini. E forse questo neppure era bastato a offrire la vittoria elettorale a Berlusconi, se si considera l'eccessivo divario tra gli exit poll ed i risultati del Ministero degli Interni, che durante le elezioni del 2008 era gestito da Giuliano Amato, che tra l'altro è autore di una Legge sul segreto di Stato che coprirebbe anche eventuali brogli elettorali.(2)
Amato di lì a poco si sarebbe avviato ad una luminosa carriera dirigenziale nel gruppo finanziario tedesco-svizzero della Deutsche Bank; quindi sul patriottismo di Amato ci si può far venire qualche dubbio. Gli Italiani scaltri e subdoli da romanzo gotico probabilmente ci sono ancora, solo che lavorano per le multinazionali straniere. Anche il viscido presidente Napolitano ha dimostrato di rientrare nei canoni della narrativa gotica, specialmente quando, con il suo sussiego aristocratico e la sua retorica della responsabilità, ha rimandato di oltre un mese il voto di sfiducia al governo, dando tempo e modo al clown di ricomprarsi la maggioranza parlamentare. In queste circostanze non si può fare a meno di ripensare ai pubblici apprezzamenti espressi da Napolitano nei confronti di quello strumento del colonialismo anglosassone che è la massoneria.(3)
La propaganda ufficiale ha confezionato un assioma secondo il quale Berlusconi rappresenterebbe l'argine alla vittoria della sinistra, quindi, secondo questo mito, l'eventuale caduta di Berlusconi dovrebbe automaticamente favorire la sinistra o sedicente tale. In realtà non solo la destra potrebbe benissimo esprimere un altro Presidente del Consiglio, ma oggi è proprio la presenza di Berlusconi a dividere la destra in più tronconi, che altrimenti avrebbero una maggioranza parlamentare straripante.
Renzi si rassicuri: un'eventuale eliminazione di Berlusconi per via giudiziaria non aprirebbe di per sé alcuna prospettiva di governo alla sinistra. La sinistra si trova oggi in una crisi oggettiva a livello mondiale, dovuta al fatto che i vari trattati internazionali, da quello di Maastricht, a quello che ha istituito l'Organizzazione Mondiale per il Commercio (WTO), a quello di Lisbona, hanno messo praticamente fuorilegge ogni politica sociale e di intervento pubblico sull'economia. La sinistra potrebbe ricostituirsi soltanto a partire dall'antimperialismo e dall'anticolonialismo, ma non è pane per i denti di burocrazie selezionate e allevate per credere nel mito della "democrazia occidentale", che è oggi la super-ideologia che fagocita persino le opposizioni non parlamentari. Il mito delle libertà occidentali e dello Stato di Diritto è talmente dato per scontato che sono stati rimossi tutti quegli episodi storici che indicano invece come il vero potere sia quello delle basi militari straniere. Nel 1975 il Primo Ministro australiano, il laburista Whitlam, fu addirittura rimosso con una sorta di colpo di Stato manovrato dalla CIA; ciò per aver messo in programma la dismissione delle basi militari statunitensi in Australia.(4)
Berlusconi in questi ultimi diciassette anni ha bruciato ogni possibile leadership della destra alternativa alla sua, a cominciare da Mariotto Segni nel 1994, per finire a Gianfranco Fini oggi. Segni - l'autore della riforma che ha portato alla elezione diretta dei sindaci -, è addirittura l'esponente di una antica famiglia di sicura fedeltà atlantica, ed è il figlio di quel Presidente della Repubblica che nel 1964 minacciò addirittura un colpo di Stato (il Piano Solo) contro coloro che avrebbero voluto intaccare i privilegi della rendita immobiliare.
Ma Segni o Fini o Casini evidentemente non sono abbastanza stupidi perché la NATO si fidi a consentire loro di occupare la Presidenza del Consiglio in Italia. Ciò indica che la attuale sovra-esposizione militare della NATO ha anche determinato una serie di aspetti di fragilità del suo potere di controllo. Guai se oggi il frondista turco Erdogan trovasse nella NATO un altro capo del governo capace di fargli da sponda.

(1) http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:2sl3M8-xirIJ:it.peacereporter.net/articolo/24624/Voglia%2Bdi%2Bbombe+peacereporter+oto+melara+boeing+breda&cd=1&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it
(2) http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:-F_3ViPJRKoJ:www.camera.it/parlam/leggi/07124l.htm+segreto+di+stato+2007&cd=3&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it
(3) http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:V-tUEMav9dwJ:www.altrestorie.org/print.php%3Fnews.1659+napolitano+massoneria+2008&cd=14&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it
(4) http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:MDb9kSDfuA4J:educationforum.ipbhost.com/index.php%3Fshowtopic%3D7532+whitlam+australia+education&cd=6&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.it

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