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Esperti militari italiani in Libia

Esperti militari italiani in Libia

(21 Aprile 2011) Enzo Apicella
Il governo italiano ha deciso di inviare esperti militari a Bengasi, roccaforte dei ribelli libici

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Libia, gli usa bombardano con i predator

Si intensificano i raid della Nato su Tripoli. Prosegue l’assedio delle truppe di Gheddafi alla città ribelle di Misurata. Il ministro degli esteri russo Lavrov condanna l'invio di istruttori militari a Bengasi, l'Olanda critica il riconoscimento politico degli insorti libici compiuto da Roma e Parigi.

(23 Aprile 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

Libia, gli usa bombardano con i predator

foto: www.nena-news.com

Roma, 22 aprile 2011, Nena News - Gli Stati Uniti hanno iniziato a impiegare per i bombardamenti in Libia gli aerei senza pilota “Predator”, gli aerei senza pilota da tempo usati dagli americani in Afghanistan e Pakistan. La prima missione è avvenuta ieri, lo ha annunciato il Segretario alla difesa Robert Gates. Washington scende in campo con forza e torna a colpire con i suoi aerei. A fornire una giustificazione per il rinnovato intervento militare in Libia, dopo aver lasciato per settimane l’iniziativa agli alleati francesi e ai paesi membri della Nato, sembra essere stata la morte dei due giornalisti occidentali l’altro giorno nella città assediata di Misurata – uccisi da schegge di un colpo di mortaio sparato dalle truppe fedeli al colonnello Muamar Gheddafi - che il Segretario di stato Hillary Clinton ha condannato con forza, accusando le truppe governative libiche di “attacchi feroci”.

Ma non solo gli Usa ma la stessa Nato ha intensificato i suoi raid. L'inviato del network americano “Cnn” a Tripoli ha riferito di almeno tre forti esplosioni udite nella notte nella capitale libica, sorvolata più volte dai cacciabombardieri. Ciò segue le dichiarazioni dei comandanti della Nato che avevano annunciato più incursioni aeree la prossima fase dei bombardamenti contro le linee di comunicazione all'interno e nei dintorni di Tripoli. Ieri la televisione di stato libica aveva denunciato attacchi aerei con morti civili alla periferia della capitale e Ghiryan.

Gheddafi non mostra segni di cedimento e lancia minacce a Italia, Francia e Gran Bretagna che invieranno addestratori militari a Bengasi, la capitale dei ribelli. Decisione che non convince tutta la comunità internazionale. Per il ministro degli esteri russo Serghiei Lavrov segna di fatto l'inizio delle operazioni terrestri, mentre l’Olanda critica il riconoscimento del governo degli insorti libici compiuto da Roma e Parigi. Gheddafi in ogni caso dice di essere pronto a schierare anche i civili per contrastare un eventuale intervento di terra a sostegno dei rivoltosi e accusa la Nato di attuare «embargo marittimo» che non si limita solo alle armi così come previsto dalla risoluzione dell'Onu ma si ripercuote anche su rifornimenti di prima necessità alla popolazione civile.

Intanto il senatore americano John McCain, ex candidato alla Casa Bianca, è partito per la Libia dove incontrerà gli insorti a Bengasi, la loro roccaforte.

Nena News

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