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Vittorio vive

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(17 Aprile 2011) Enzo Apicella
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Una "famiglia umana" per vittorio

Piu' di mille a salutare Vittorio Arrigoni a Bulciago, dove si é svolto il funerale. "Grazie Vik", recita la moltitudine della “famiglia umana”, quella in cui l'attivista e giornalista italiano credeva. Collegamenti video anche da Ramallah e da Gaza. Assenti le istituzioni italiane.

(24 Aprile 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

Una"famiglia umana"per vittorio

foto: www.nena-news.com

Piu' di mille a salutare Vittorio Arrigoni a Bulciago, dove si é svolto il funerale. "Grazie Vik", recita la moltitudine della “famiglia umana”, quella in cui l'attivista e giornalista italiano credeva. Collegamenti video anche da Ramallah e da Gaza. Assenti le istituzioni italiane. Roma, 24 aprile 2011, Nena News - Un applauso lungo 10 minuti all'arrivo del feretro e una grande scritta: "Grazie Vik". Sono partiti questa mattina all’alba da tutta Italia, i pullman organizzati in modo spontaneo da quanti hanno voluto essere a Bulciago, in provincia di Lecco, per dare l’ultimo saluto a Vittorio Arrigoni, l’attivista, pacifista e giornalista ucciso nella Striscia di Gaza la scorsa settimana. Per essere lì a ricordare un compagno, un amico, Vik-Utopia. Dopo giorni di manifestazioni, presidi, fiaccolate e sit-in che si sono svolti da Nord a Sud. Oltre in mille, molti assiepati nella palestra comunale troppo piccola per contenere tutti; , altri fuori, sul prato per seguire la cerimonia con gli altoparlanti.

Non “un saluto triste” come ha chiesto la famiglia: e dopo la funzione religiosa durata un'ora e concelebrata dall'arcivescovo di Gerusalemme, Hilarion Capucci, é seguito“un momento di ricordo con tutti quelli arrivati a testimoniare il loro affetto per Vittorio”, all'arrivo della banda degli ottoni sulle note di BellaCiao. Il rappresentante dell'ANPI provinciale ha dedicato il 25 aprile, Festa della Liberazione, a Vittorio.

Molti gli attivisti arrivati anche da fuori Italia, dalla Spagna, la Germania, l’Irlanda e la Francia; molte anche le persone che Vittorio non l’hanno mai conosciuto di persona, solo attraverso i suoi resoconti da Gaza, i suoi articoli, ma che hanno voluto esserci, per l’ultimo saluto. Quella moltitudine “della famiglia umana”, la famiglia umana in cui lo stesso Vittorio credeva “al di là dei confini, delle barriere, delle bandiere”. La frase che la mamma di Vittorio, Egidia Beretta, ha fatto stampare sul manifesto funebre, con i colori della bandiera della pace. Le stesse bandiere, le uniche a sventolare nella palestra.

A fronte del completo silenzio delle istituzioni italiane, assenti sia all’arrivo della salma all’aeroporto che oggi, a Bulciago (hanno presenziato alcuni sindaci italiani). Ci sono i palestinesi a salutarlo, con collegamenti video e audio, nel corso del funerale, che si sono svolti sia da Ramallah, dove ci si é riuniti vicino al Municipio, per trasmettere un messaggio live alla famiglie e da Gaza, dove invece i palestinesi si sono dati appuntamento al Gallery, il locale dove lo steso Vittorio si recava spesso, dietro all’Università Al Aqsa.

Sempre questa mattina, anche l’Autorità Palestinese ha organizzato una commemorazione ufficiale, davanti al Mausoleo dove è sepolto Arafat, alla quale é intervenuto il presidente Mahmoud Abbas.

La famiglia di Vittorio, ha inoltre diffuso un invito a non inviare fiori, ma per chi volesse, donazioni per la Palestina. La Palestina di Vittorio.

Nena News

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