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Comunicati di solidarietà per i fatti del 29 aprile

(2 Maggio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.caunapoli.org

Comunicati di solidarietà per i fatti del 29 aprile

foto: www.caunapoli.org

Riceviamo e pubblichiamo i comunicati di solidarietà scritti dai compagni dei collettivi studenteschi italiani.


FIRENZE - COLLETTIVO POLITICO SCIENZE POLITICHE
Come compagni del Colletivo Politico di Scienze Politiche vogliamo esprimere la massima solidarietà e vicinanza ai compagni napoletani aggrediti stamattina dai fascisti, mentre stavano cancellando scritte ineggianti al nazismo davanti alla facoltà di lettere.
Si è trattato di una infame aggressione compiuta da tre appartenenti a Casapound che muniti di lame hanno accoltellato senza esitazione tre studenti, i quali sono attualmente all’ospedale. Un vile attacco armato e premeditato ai danni di chi è sempre attivo nelle lotte antifasciste e nelle lotte sociali, il tutto dopo le due aggressioni nei giorni passati ai danni di militanti antifascisti a Roma.
Non possiamo più accettare gli agguati e la violenza fascista, è necessario continuare con determinazione la nostra lotta e la nostra presenza nei qurtieri, nelle piazze e nelle università, per togliere ogni tipo di spazio e agibilità ai fascisti, tanto agli squadristi quanto ai loro protettori in doppio petto.

CONTRO IL FASCISMO CON OGNI MEZZO NECESSARIO!
ORA e SEMPRE RESISTENZA!
http://collettivopolitico.noblogs.org/post/2011/04/29/solidarieta-ai-compagni-napoletani/

ROMA – RESISTENZA UNIVERSITARIA

SOLIDARIETÁ AI COMPAGNI AGGREDITI A ROMA E A NAPOLI!
Con questo comunicato desideriamo mostrare la nostra solidarietà militante ai compagni e alle compagne aggrediti negli ultimi giorni, a Roma e a Napoli, dai fascisti e dalla polizia. É in atto infatti un'escalation di violenze e aggressioni squadriste ai danni di militanti di collettivi studenteschi e universitari, compagni che, giorno per giorno, portano avanti lotte sociali e politiche che evidentemente danno fastidio a chi pretende di governarci. A Roma i compagni di Senza Tregua sono stati vittime di vili aggressioni nella più classica delle maniere fasciste: in 15 contro 3. Non è di certo la prima volta che accadono, ma il momento e la zona in cui queste aggressioni sono avvenute mostrano chiaramente che è in atto un piano, da parte della destra romana, di alzare il livello della tensione. Il gioco è sempre lo stesso: i fascisti dichiarati fungono da burattini e fanno il lavoro sporco (ovviamente a pagamento), quelli in divisa li proteggono e quelli in doppiopetto raccolgono i frutti. La situazione del Tufello ne è un chiaro esempio: Casapound occupa una palazzina in Via Val d'ala (dopo essere stata sgomberata la scuola Parini), assegnata nel giro di poche ore dai padrini in municipio e al comune, aggredisce vigliaccamente dei compagni, la polizia li protegge dalla Roma antifascista e il sindaco Alemanno e il Pdl cercano di risolvere a loro modo, e di normalizzare, la questione abitativa. A Napoli, in scena gli stessi attori, un po' diverso il quadro: la sera del 28 aprile compaiono svastiche e scritte naziste sui muri della facoltà di Lettere dell'Università Federico II; i compagni decidono di rispondere alla provocazione in modo pubblico e la mattina del 29 vengono aggrediti, coltelli alla mano, da un gruppo di fascisti (sempre di Casapound) tra i quali è riconosciuto un candidato nella lista “Liberi con Lettieri”, candidato sindaco del Pdl. Nel pomeriggio, entra in scena anche la polizia che carica il corteo dei compagni antifascisti che si dirigeva verso la sede del Pdl.
Di fronte a tutto ci sembra necessario e importante ribadire la più totale solidarietà e complicità con i compagni e le compagne di Senza Tregua e con gli antifascisti napoletani. Ci sembra anche doveroso esprimere tutto il nostro disprezzo per la feccia fascista, sia essa in divisa, in doppiopetto o che aggredisca con le lame.
Come se non fosse abbastanza anche i mezzi di comunicazione danno il proprio sostegno, indiretto, ai piani fascisti. Riteniamo assolutamente vergognoso il trattamento che i giornali (come la Repubblica) riservano ai fatti di questi giorni: riducendo il tutto a delle pratiche di opposti estremismi si fa il gioco dei padroni, che dei fascisti si servono per salvaguardare i propri interessi.
Sono decenni che noi militanti comunisti, anarchici, e in generale antifascisti ci dobbiamo confrontare con questa situazione: noi portiamo avanti lotte sociali e politiche volte a cambiare l'esistente, a creare un mondo più giusto, e i padroni, tramite fascisti e polizia, tentano di fermarci.
Abbiamo sempre tenuto alti i valori della Resistenza, della guerra di liberazione dal nazifascismo che i partigiani portarono avanti e vinsero sperando di consegnare alle future generazioni un'Italia libera dallo sfruttamento e dall'oppressione.
Non abbiamo mai fatto un passo indietro, e non lo faremo neanche adesso che la repressione monta inesorabile in tutto il Paese.
Continueremo a portare avanti le nostre lotte nelle università, nelle scuole, nei posti di lavoro, nelle strade dei quartieri e delle città, continueremo a combattere questo sistema di oppressione e sfruttamento con tutti i mezzi e le forze che abbiamo a nostra disposizione.
Risponderemo colpo su colpo alle provocazioni fasciste!
Sia chiaro a tutti, ai padroni e ai loro servi, che nessuna aggressione resterà impunita!
Su queste strade se vorrete tornare, ai nostri posti ci ritroverete!

Resistenza Universitaria

ROMA – Studenti e Studentesse Antifascisti/e di Tor Vergata

I compagni e le compagne di Tor Vergata esprimono solidarietà e sostegno agli Studenti di Napoli aggrediti, questa notte, dai fascisti.
Le solite merde con la solita infamia hanno aggredito a coltellate tre compagni di Lettere mentre ripulivano i muri della facoltà da svastiche ed ignobili manifesti.
Sarà la campagna elettorale che influisce sull'uscita dalle fogne dei fascisti, ma l'escalation di ripetute e vili aggressioni che in questi giorni si susseguono nelle città italiane, rendono palesi le ambizioni e le connivenze politiche di questi vigliacchi squadristi.
Solo in questa settimana ricordiamo le aggressioni avvenute a Roma, nelle quali tre studenti antifascisti sono stati pestati dai fascisti di Casapound responsabili dell'occupazione in zona Montesacro, il giorno successivo ripetuta da un'altra compagine fascista ai danni di un altro studente antifascista in zona Montemario.
Non è più ammissibile continuare a subire questi biechi attacchi da parte dei fascisti, protetti come sempre dalle forze dell'ordine e finanziati dai soliti poteri, nelle università come nei quartieri.
Da Roma a Napoli, da Milano a Palermo, l'antifascismo non si arresta,

LA VOSTRA INFAMIA NON CI PIEGA!

Studenti e Studentesse Antifascisti/e di Tor Vergata

PALERMO - RETE DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI
Da Roma a Napoli il fascismo di Casapound alza la testa tra coltelli e aggressioni
Qualcosa sta cambiando. Qualcosa sta cambiando nei rapporti di forza con le destre e nell’agibilità politica di cui godono nelle metropoli.
Dopo l’aggressione squadrista a Roma ai danni di un gruppo di sei ragazzi tra i sedici e i diciotto anni a suon di caschi e bastoni e dopo le coltellate inferte ai tre militanti antifascisti davanti allaFederico II di Napoli appare finalmente chiara a tutti una cosa: il neofascismo subdolo e sbirresco di CasaPound & co. sta alzando la testa.
E’ questo lo stato di cose che dobbiamo apprendere a nemmeno una settimana di distanza da quel 25 Aprile sempre più “snobbato” dalla classe politica e sempre più esposto (e lasciato deliberatamente esporre) alle critiche revisioniste delle destre: se l’antifascismo viene messo in dubbio i ratti escono dalle fogne. In una città come Palermo, dove la risposta antifascista dello scorso 23 Marzo a quella che poteva sembrare un’innocua presentazione letteraria alla Mondadori è apparsa esagerata a numerose voci della militanza politically correct (così come il Vendola di oggi che ha criticato la reazione antifascista a Napoli), tutto questo assume senza dubbio un valore aggiunto particolare. Ma andiamo oltre: chi sono questi “nuovi” cani da guardia del potere?
La nuova faccia furba del fascismo italiano ha un nome ormai ben noto e teneramente propagandato dal mainstream informativo del nostro paese: CasaPound.
CasaPound è una struttura molto più complessa di quello che può sembrare a prima vista, e nelle sue pratiche politiche riesce con successo dove l’ortodossia antiquata di altri movimenti come Forza Nuova non possono. La ricetta dei miracoli che rende possibile tutto questo ha un solo ingrediente principale: ambiguità. Ambiguità nella “scelta” dei miti ispiratori (Corto Maltese, Rino Gaetano e Peppino Impastato mischiati a Benito Mussolini e Giulio Cesare), ambiguità nell’orientamento politico di base (non destra né sinistra ma “Estremo Centro Alto”, come recita il manifesto della cricca neofascista) e ambiguità negli obiettivi e nel tessuto sociale di riferimento (occupazioni a scopo abitativo ed ecologia mischiate a tricolori con aquila e fascio littorio appese ai muri delle proprie sedi). Grazie a tutto questo CasaPound cresce e si sviluppa nella testa dell’italiano medio assumendo le forme di un’organizzazione innocua, istituzionalmente riconosciuta e apparentemente fuori dallo schema storico tra “rossi” e “neri”: un’isola felice della politica dal basso dove magari, di qui a poco, sarà possibile cantare bella ciao e contemporaneamente fare il saluto romano. La luciferina intelligenza del suo leader Gianluca Iannone risiede proprio in questo, nel portare avanti A senza vergognarsi di essere visti come B: chi se ne frega di apparire in un modo, se l’importante è che so di muovermi per altro? Anzi, il trasformismo diventa un’arma. Uno strumento fondamentale per un nuovo fascismo camaleontico. Una novità. Per tutto il resto, quando il meccanismo si inceppa e la base dei militanti squadristi si sfoga au naturel perchè ciclicamente frustrata da queste logiche troppo sofisticate per il cervello del fascista medio, c’è la solita tattica: smentire a oltranza, senza alcun pudore e senza alcuna dignità. Vittime nelle parole e carnefici nei coltelli. Aggressori nella notte e aggrediti nel giorno della confusione di per sé offerta dall’informazione di regime. Informazione di regime che, come al solito, non vede e non sente niente. Questa è CasaPound Italia: un fascismo tirato a lucido e immerso ad arte nella dimensione politica confusa e debole del XXI secolo. L’ennesimo gioco politico fascista che mischia le sue trame alla peggiore delle politiche istituzionali (vedi a Roma i legami di CasaPound con Alemanno) per mirare alla restaurazione di un’ideologia defunta (la recente richiesta del PDL di “sdoganare” dall’illegalità la ricostituzione del Partito Nazionale Fascista è un esempio lampante): e alla legittimazione dell’odio razzista e sessista che ha sempre contraddistinto questa gente di merda.

Sull’ambiguità strumentale dell’entità CasaPound ci sarebbe da scrivere un libro (dov’era questo fantomatico Estremo Centro Alto quando Iannone si candidava tra le file de “La Destra” di Storace? dov’è l’indipendenza politica tanto millantata da CasaPound quando uno degli aggressori napoletani è candidato nella lista del candidato sindaco del PDL?), ma oggi la rabbia è troppa e la necessità di essere chiari e diretti lo è altrettanto.
E’ bene mettersi fin da subito in testa che l’agibilità politica che organizzazioni come CasaPound si sono conquistate nel tempo non è tutta merito di questa loro furbizia intellettuale, non è tutta merito dei vari fiancheggiatori politici di cui godono e non è tutta merito dell’informazione ufficiale che copre e mistifica lo stampo nero di questa gente: l’agibilità politica di questa gente passa anche per ogni tentennamento, per ogni indugio e per ogni ripensamento (indotto o meno) in materia di antifascismo.
L’agibilità politica di questi atti passa per l’offuscamento criminale mosso dall’intera classe dirigente italiana ai danni della Resistenza, gioca sulla memoria corta della gente e infine torna utile alla governance per parificare qualitativamente gli “estremismi” e per rendere mediaticamente innocui i “rossi” grazie al gioco violento offerto dall’odio fascista dei “neri”: far annullare a vicenda gli estremismi senza diversificare (in modo ovviamente volontario) fra chi ha una storia affermata di legittimità e di libertà e chi, purtroppo per loro, no.
Il fascismo e le sue prassi politiche sono vittime della storia e sono negati dalla nostra Costituzione, resistere e reagire a questa ennesima avanzata delle destre è un dovere di tutti noi.

NESSUN AGGUATO RESTERA’ IMPUNITO
ORA E SEMPRE RESISTENZA
RETE DEI COLLETTIVI STUDENTESCHI PALERMO


http://retedeicollettivipa.noblogs.org/



PISA- COLLETTIVO AULA R

SOLIDARIETÀ AI COMPAGNI E ALLE COMPAGNE DI ROMA E NAPOLI
Il Collettivo Aula R di Scienze Politiche di Pisa esprime la massima solidarietà e vicinanza ai compagni e alle compagne di Roma e Napoli vittime di vili attacchi fascisti.
Due episodi verificatisi, non a caso, a distanza di pochi giorni l'uno dall'altro con modalità tipiche e infami. Nel silenzio dei mass media, i neofascisti continuano a colpire chi da sempre si oppone a ogni fascismo e propone un reale cambiamento di questa società dal basso. Pensiamo anche che il lavoro politico svolto dai compagni e le compagne di Roma e Napoli, così come nel resto d'Italia, faccia paura a chi sostiene e manovra gli squadristi perché la ripresa delle lotte e la rinascita di una coscienza fra i lavoratori non sarà lontana.

Ora e sempre hasta la victoria companeros!
Contro il fascismo di ieri e di oggi con ogni mezzo !

Collettivo Aula

Collettivo Autorganizzato Universitario – Napoli

Fonte

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