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Fiat: lacrime e sangue

Fiat: lacrime e sangue

(14 Agosto 2010) Enzo Apicella

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Grave il si' della fiom alla ex bertone

l'arretramento subito e' il prezzo pagato a una mancata svolta generale dell'azione di classe.

(2 Maggio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pclavoratori.it

Il Sì della dirigenza Fiom all'accordo con Fiat nella ex Bertone segna un arretramento grave del principale sindacato dell'industria: ben al di là della specifica vicenda di quella fabbrica.

Dire Sì alla Fiat “ per non subire il ricatto” significa contraddire clamorosamente la battaglia di Pomigliano e Mirafiori, e fare un regalo insperato a tutti gli avversari della Fiom: la Confindustria, i sindacati asserviti di CISL E UIL, la stessa direzione della CGIL. Ma non solo.

La Fiom ha rappresentato nell'ultimo anno una forma di resistenza al padronato e alla concertazione, e per questo un fatto di incoraggiamento per milioni di lavoratori: ma senza tradurre questa resistenza in una linea d'azione unificante e in una prospettiva radicale complessiva di carattere alternativo per il movimento operaio. Questa gestione empirica del conflitto paga oggi, nella vicenda ex Bertone, un prezzo salato, anche nel rapporto con l'immaginario generale dei lavoratori. Ammainare la bandiera del No a Marchionne non significa solo disarmare la resistenza negli altri stabilimenti Fiat, ma disorientare e indebolire la lotta di classe dell'intero movimento operaio italiano. E questo nel momento di massima difficoltà.

La verità di bilancio è che non si può reggere isolatamente fabbrica per fabbrica. Ma questo deve significare generalizzare e radicalizzare il fronte di lotta, come il nostro partito ha sempre rivendicato; non ripiegare all'indietro e in ordine sparso.

La svolta del Sì nella ex Bertone dimostra dunque, una volta di più l'esigenza di una svolta radicale del movimento operaio, oltre la soglia del sindacalismo tradizionale. Il bivio è sempre più netto: o una svolta unitaria e radicale per rompere l'assedio, o il rischio di una Caporetto disastrosa. O si avanza o si arretra: in mezzo al guado non si può restare.

Il PCL si batterà sino in fondo per la svolta radicale e complessiva dell'azione di classe , in piena continuità con la propria battaglia sindacale e di massa.

Partito Comunista dei Lavoratori

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