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La borsa o la vita

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(15 Giugno 2010) Enzo Apicella
Il ricatto della Fiat: "Sopravvivere da schiavi o morire di fame"

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Ex Bertone, vincono i sì. Un momento difficile per i lavoratori

(4 Maggio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

La maggioranza dei lavoratori dell'ex Carrozzerie Bertone ha detto sì all'investimento Fiat: hanno votato a favore 886 lavoratori, contro 111.
«Gli unici vincitori sono i lavoratori che coraggiosamente e responsabilmente, pur dissentendo dalla Fiat hanno deciso di non farsi suicidare». Così il segretario provinciale della Fiom torinese, Federico Bellono, commenta il voto alla ex Bertone che vede una affermazione schiacciante del sì al piano presentato dalla Fiat. «La grande affluenza al voto oltre che il risultato -aggiunge- toglie a tutti, e in particolare alla Fiat, qualsiasi alibi rispetto all'investimento. Dunque ci aspettiamo un atteggiamento conseguente».
Le Officine Automobilistiche Grugliasco, acquistate da Fiat nel 2009, non sono né Mirafiori né Pomigliano, la Fiom lo aveva detto ed il voto di oggi lo conferma, come lo conferma l’indicazione di voto data dalle Rsu. Ancora un momento difficile per tutti i lavoratori, costretti, in tempo di crisi e con anni di cassa integrazione sulle spalle, a “scegliere” tra un lavoro ad ogni costo e con ogni condizione e il nulla. Altro che ricatto! Al centro sempre la discussione, che nulla ha di filosofico o teorico, di dover scegliere tra diritti e lavoro. Ma l’assurdo, nel 2011 e nella civilissima Europa, è proprio l’esistenza di un simile dualismo, di una simile condizione di scelta, che nessuno (dal mondo politico) ha fermato prima, accettando che un pezzetto alla volta si tornasse indietro: ma non viviamo in una “repubblica fondata sul lavoro”? Il lavoro non ci hanno insegnato che è un diritto? Solo parole, quando i lavoratori si trovano, da soli, a dover dire che hanno, comunque, bisogno di lavorare, perché di lavoro si vive (anche se in Italia troppo spesso ci si muore) e anche con tanti sacrifici.

3-5-11

Alessandra Valentini DirittiDistorti

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