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Alstom. A Colleferro si chiude, parola di a.d..

Mobilitazioni in tutta Europa contro il Gruppo

(4 Maggio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Alstom. A Colleferro si chiude, parola di a.d.. Mobilitazioni in tutta Europa contro il Gruppo

foto: www.dirittidistorti.it

E’ da circa tre anni che i lavoratori della Alstom di Colleferro, sito d’eccellenza per la produzione e manutenzione del materiale rotabile, tentano di difendere il loro posto di lavoro, proteste, cassa integrazione, occupazioni dello stabilimento, la ricerca di un rapporto con le istituzioni, poi le promesse di nuove commesse anche con il coinvolgimento del Comune di Roma, poi oggi arriva l’inesorabile comunicazione dell’amministratore delegato della Alstom...

«La chiusura del sito di Colleferro è cominciata, riguarda 150 persone, e stiamo lavorando con le parti sociali per la loro ricollocazione», questo ha dichiarato Patrick Kron, durante la conferenza di presentazione dei risultati dell'esercizio 2010/2011. Nello stabilimento laziale, ha poi sottolineato, «non c'è attività, e quando in un impianto non c'è attività se ne traggono le conseguenze a livello industriale». «Abbiamo provato per 2 o 3 anni» ad evitare la chiusura, ha spiegato, «ma purtroppo non ci siamo riusciti. Prendiamo atto del fallimento». La decisione, ha precisato, non ha alcun legame con il presunto deterioramento dei rapporti tra Alstom e Trenitalia. «L'andamento dei rapporti tra due aziende non ha effetto sull'operatività di uno stabilimento - ha affermato - se c'è attività lo si mantiene, altrimenti no. E purtroppo qui siamo nel secondo caso». Per i 150 lavoratori di Colleferro è stata confermata la cassa integrazione straordinaria.
La chiusura dell'impianto di Colleferro, annunciata nel marzo scorso, è parte di un piano dell'azienda francese di riduzione del numero di dipendenti in tre Paesi europei, Italia, Germania e Spagna, per un totale di 1.380 esuberi. Contro tale piano di ristrutturazione i lavoratori del Gruppo Alstom si stanno mobilitando in tutta Europa, con una giornata di protesta internazionale fissata per il 30 maggio. Per questo giorno, oltre alle tre ore di sciopero in tutti gli stabilimenti della multinazionale, ci saranno anche manifestazioni e presidi. «Questa giornata di mobilitazione è soltanto il primo passo della nostra protesta – dice Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia e coordinatore Alstom per la Fiom Cgil a livello nazionale. - Con Alstom abbiamo definito un accordo a livello europeo che prevede strumenti alternativi ai licenziamenti ma ora il Gruppo non vuole rispettarlo».

Per il segretario generale della Cgil del Comprensorio Pomezia-Castelli-Colleferro-Subiaco, Giuseppe Cappucci, «l'annuncio senza appello dell’amministratore delegato del Gruppo Alstom fatto poche ora fa in merito alla chiusura dello stabilimento di Colleferro, se da un lato non ci coglie di sorpresa, dall’altro ci pone davanti ad una situazione grave e che è precipitata dopo i tanti impegni politici assunti e disattesi dalla Regione Lazio e dal Comune nell’ultimo anno con i lavoratori e i sindacati. Promesse non mantenute per la realizzazione di quello che sarebbe dovuto divenire un polo manutentivo importante. Con l’annuncio di oggi, se confermato e se non verranno assunte decisioni immediate, si rischia di perdere un sito importantissimo per il nostro territorio e mandare a casa ben 150 lavoratori. Il sindacato seguiterà a seguire la vicenda con attenzione, impegnandosi a scongiurare quanto annunciato oggi da Patrick Kron».

Tuttavia nello stesso giorno in cui si annuncia la chiusura di Colleferro, l’aziende esprime soddisfazione per come procede la collaborazione con la Ntv di Montenzemolo, che sta omologando i convogli per l’entrata in servizio entro fine anno.

4-5-11

Alessandra Valentini - DirittiDistorti

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