">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

La corsa a chi va più lento

La corsa

(5 Febbraio 2011) Enzo Apicella
Il Pil tedesco cresce poco, quello italiano meno

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Milano, Genova... Venezia: sciopero ad oltranza!

Metalmeccanici, Autoferrotranvieri, Commessi unifichiamo le vertenze rompere le regole e bloccare il paese!

(20 Dicembre 2003)

A due mesi dallo sciopero del 24 ottobre Berlusconi non fa un solo passo indietro sulla controriforma delle pensioni. Maroni propone ai sindacati di avanzare delle proposte alternative, dopo aver fatto capire che in realtà non è disposto a concedere cambiamenti sostanziali. Sacconi ai tranvieri propone elemosine e contratti a perdere, mentre Bersani (Ds) chiede al sindacato di mostrarsi ragionevole.

Non ci sono soldi per i contratti e le nostre pensioni, ma ci sono
- per finanziare la spedizione colonialista italiana in Iraq,
- oppure, come previsto dalla Legge Gasparri, per promuovere la vendita di decoder e lanciare la Tv digitale a tutto beneficio di Mediaset, del Presidente del Consiglio e dei suoi familiari,
- oppure ancora, come previsto dal cosiddetto decreto "salva-calcio", per permettere a squadre di calcio miliardarie, come il Milan di Berlusconi, di pagare meno tasse,
- infine per concedere ulteriori condoni e per continuare a tollerare un’evasione contributiva che, secondo i recenti dati del Censis, riguarda il 45% dei lavoratori italiani, con un 27% in nero totale.

Sono milioni di euro che, per legge, dovrebbero essere versati all’Inps e ne assicurerebbero il pareggio e forse anche l’attivo di bilancio. Ma per i padroni le regole non esistono perché le fanno e le cambiano a loro piacimento. Oggi incontrano la "sensibilità" di Berlusconi e Maroni, così come ieri hanno trovato quella dei Prodi e dei D’Alema, colle loro politiche di emersione dal lavoro nero, in pratica gigantesche operazioni di condono alle aziende che hanno evaso per anni i contributi Inps.

Ebbene, i padroni non rispettano le regole? Anche i lavoratori devono fare altrettanto, soprattutto se quelle regole, che ci sono state imposte con la forza, sono sempre più inique. Le esperienze di lotta più recenti, da quella dei metalmeccanici in Emilia-Romagna, degli autoferrotranvieri, delle popolazioni della Basilicata ci insegnano una cosa fondamentale:
quando i lavoratori e le masse popolari lottano con decisione, rompendo le regole istituzionali, il governo e i padroni tremano e in alcuni casi, in Emilia come a Scanzano, si vince!

Per questo è necessario generalizzare l’esempio dei lavoratori autoferrotranvieri di Milano e Genova, fuori e oltre ogni ipocrisia legalitaria: sindacato e lavoratori proclamino uno sciopero generale prolungato contro il Governo Berlusconi per il ritiro della delega previdenziale, il ritiro delle truppe dall’Iraq e l’immediata conversione della copertura finanziaria alla spedizione militare a sostegno e rilancio della previdenza e dell’assistenza pubblica, per reali aumenti salariali e contro ogni ulteriore flessibizzazione/precarizzazione del lavoro (Pacchetto Treu e legge 30/2003).

Via il Governo Berlusconi !
No ai governi dei banchieri e degli imprenditori, siano essi di centrodestra o di centrosinistra!
Sì a un Governo dei lavoratori, dei giovani disoccupati o precari, dei pensionati!

Associazione marxista rivoluzionaria
PROGETTO COMUNISTA

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Diritto di sciopero»

Ultime notizie dell'autore «Associazione marxista rivoluzionaria PROGETTO COMUNISTA - sinistra del PRC»

4813