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Dove volano i salami

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(2 Maggio 2010) Enzo Apicella
Arrestati undici 'Falchi' della polizia di Napoli, per aver "ripulito" il carico di un tir rapinato

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Taranto: arresti per "sovversione"!!!

Comunicato dei COBAS sugli arresti di oggi

(31 Maggio 2002)

A Taranto i poteri forti tentano di cancellare l'organizzazione che da voce ai deboli, agli emarginati e ai lavoratori.

9 ordini di custodia cautelare agli arresti domiciliari, hanno colpito le/i compagne/i della Confederazione COBAS, e altri provvedimenti a piede libero sono stati emessi nei confronti altri di loro e di rappresentanti dello SLAI-COBAS.

Le 40 pagine del mandato di arresto per "associazione sovvertiva di stampo locale", non sono altro che l'agenda delle manifestazioni e degli scioperi indetti in corso
20001-2.

Dunque con questa squallida operazione si vuol togliere di mezzo la voce dissonante non dedita a compromessi, che raccorda sempre piu' le esigenze dei lavoratori con
quelle del precariato diffuso e dei bisogni negati ai ceti piu' poveri di Taranto.

La sede della Confederazione COBAS a Taranto e' una parte sempre aperta e accogliente per quanti soffrono ingiustizie.
Questa sensibilita' umana-sociale-sindacale-politica di stare nelle piaghe della societa' "minore", di dare senso e visibilita' ad una vita grama, di ottenere notevoli
consensi, nelle elezioni RSU/RLS, di conquistare centinaia di posti di lavoro per gli LSU, ha messo in stato d'allarme i poteri affaristico-politico-militari che dominano la
citta'.
Piu' volte le forze dell'ordine avevano apertamente minacciato di pesanti ritorsioni e "promesso" la galera alle/ai compagne/i della scomoda realta' dei COBAS (un mese
fa la perquisizione della sede in concomitanza con quella di Indymedia, disposta dagli inquirenti di Genova).
Mai queste/i compagne/i si son tirati indietro nel denunciare i soprusi e gli abusi, radicandosi sempre piu' nel tessuto tarantino ed anche nei quartieri ghetto e/o
"malfamati".
A queste/i compagne/i va tutto l'affetto, la simpatia, il sostegno dell'intera Confederazione COBAS e il pressante impegno per riportare al loro posto di responsabilita' e di lotta i dirigenti della sede COBAS di Taranto.
La lunga storia dell'emancipazione della classe lavoratrice e della liberazione del proletariato e' segnata da questi episodi.
La ottusa, virulente e costante repressione non ha fatto che rafforzare i legami e l'organizzazione sociale, che e' cresciuta fino a diventare uno dei protagonisti principali del progresso e delle trasformazioni del Paese.

In questa legislatura il centrodestra sta giostrando a tutto campo contro i lavoratori, gli immigrati, lo stato sociale e la stessa democrazia: le possenti mobilitazioni da Genova agli Scioperi Generali, danno il senso dello scontro in atto e della enorme resistenza messa in campo da larghissimi strati del popolo italiano.
A provvedimenti distruttivi delle conquiste sociali frutto delle grandi lotte degli anni '70, si accompagna un fare dispotico e autoritario che fa a pezzi la dialettica
democratica, e ad azioni di stampo questurino-giudiziario come questa di Taranto, che vengono subito dopo le arbitrarie perquisizioni ai COBAS di Bologna e a
molteplici realta' antagoniste sparse nel Paese, alle misure fasciste adottate nei confronti dei compagni di Torino.
Questa sequela di intimidazioni, di privazione della liberta' personale-sindacale-politica segnano gia' una pericolosa deriva involutiva dello stato di diritto, tant'e' che molti giuristi - dopo i feroci fatti di Napoli, Genova...- si domandano se stiamo scivolando verso uno Stato di Polizia. Certo e' che le forze dominanti stanno
operando sottilmente una lesione dei diritti costituzionali nel tentativo di farci abituare alla legge del piu' forte.

NON CI STIAMO! LE LIBERTA' FONDAMENTALI NON SI TOCCANO!!

La battaglia per difendere e allargare i diritti della persona, contro l'arbitrio delle istituzioni e dei poteri forti e' parte integrante del programma della Confederazione COBAS.

SMONTIAMO, SMASCHERIAMO IL DISEGNO ATTO A SCOMPAGINARE I COBAS CHE C'E' DIETRO LA MONTATURA PAZZESCA DI TARANTO.
SALVATORE, GIANCARLO, PEPPE, LAURA, FOGGIANO...E GLI ALTRI LIBERI SUBITO!

Confederazione COBAS

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