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"Incidenti"

(6 Novembre 2010) Enzo Apicella
Esplode la Eureco di Paderno Dugnano: sette operai feriti, quattro rischiano la vita. In Puglia tre morti sul lavoro nell'ultima settimana

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(Di lavoro si muore)

Edili: 215 morti nel 2003

(18 Febbraio 2004)

Secondo un rapporto pubblicato della Fillea Cgil, nel 2003 sono state 215 le vittime nei cantieri edili italiani. In Italia il 38 per cento degli infortuni sul lavoro interessano il settore delle costruzioni, uno dei più esposti. In Italia si muore lavorando più che negli altri paesi europei. Sono soprattutto i lavoratori delle piccole imprese a farne le spese. Nell'Unione Europea il dato medio di casi mortali per centomila occupati è 2,7, mentre quello italiano è 3,3.

Su 215 vittime, il 15 per cento (32 persone) era extracomunitario. Un dato che rileva come sia cambiata la mappa di chi lavora nei cantieri edili italiani. E metà delle vittime venute a lavorare in Italia avevano tra 26 e 35 anni.

La causa più frequente è la caduta dall'alto (38,5 per cento). Le altre cause sono: travolto da gru, carrello elevatore o ruspa, il crollo di una struttura, colpito da materiali di lavoro, ribaltamento del mezzo, folgorato. Il restante 5,4 per cento è rimasto vittima per altri motivi. La regione che registra il maggior numero di morti bianche è la Lombardia con 41 morti seguita dalla Toscana (23), il Veneto (22) e il Lazio (16). Tutte le regioni italiane hanno avuto almeno una vittima nei cantieri edili nel 2003.

Centro di documentazione e lotta

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