">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Vittorio vive

Vittorio vive

(17 Aprile 2011) Enzo Apicella
In ricordo di Vittorio Arrigoni la missione della Freedom Flotilla 2 prenderà il nome: "Stay Human"

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Imperialismo e guerra)

Via terra, via mare per scardinare la prigione-Gaza

(12 Maggio 2011)

Intifada

Sulle orme di Vittorio Arrigoni il convoglio internazionale “Restiamo umani” è giunto al valico di Rafah e prova a entrare nella Striscia di Gaza. I militari egiziani sono intenzionati a non ostacolare l’ingresso. Si tratta di una carovana “umana più che umanitaria” come l’hanno definita gli organizzatori, composta da 80 attivisti di varie nazionalità, molti italiani e poi francesi, inglesi, polacchi, statunitensi. L’iniziativa incrocia quella del Freedom Flotilla2 che a fine mese mette in mare numerose navi da vari porti del Mediterraneo, fra queste l’italiana “Stefano Chiarini”. L’obiettivo resta la cessazione dell’embargo-prigione al quale i palestinesi della Striscia sono sottoposti dal 2007. Sabato 14 a Roma una manifestazione nazionale sosterrà l’impresa. In fatto di celebrazioni il gruppo che attraverso il Sinai ha raggiunto Rafah ricorda la figura del compagno di lotta Vik, assassinato il mese scorso. Nella notte fra il 14 e il 15 dal porto di Gaza City salperanno alcuni pescherecci, gli stessi sui quali Arrigoni era solito imbarcarsi per pescare e protestare assieme ai gazawi per il limitatissimo raggio d’azione (sei miglia nautiche) lasciato loro dalla Marina d’Israele. Con gli accordi di Oslo le miglia a disposizione per l’attività ittica erano venti. Il giorno 15 verrà anche celebrato il triste anniversario della Nakba (la catastrofe) col quale i palestinesi ricordano l’allontanamento forzato del maggio 1948 dalle loro case e terre, occupate dagli israeliani.

Nella Striscia e in Cisgiordania, in virtù della nuova fase che sta attraversando la politica palestinese dopo riconciliazione fra Fatah e Hamas, sono attese ampie azioni di supporto. Stessa cosa in alcuni Paesi arabi. Testimoni riferiscono come in questi giorni Il Cairo sia piena di manifesti che richiamano alla ricorrenza e un centinaio di pullman sono in partenza per la West Bank per le celebrazioni ufficiali. Anche Salam Fayyad, il primo ministro dell’Autorità Palestinese in questi giorni indaffarato nella tessitura del nuovo governo prevalentemente tecnico, le ha ricordate. Per quanto sia afflitto da una grana di non poco conto: il sequestro operato dal governo Netanyahu dei fondi destinati all’Anp per pagare gli stipendi dei propri dipendenti, dai funzionari pubblici, agli insegnanti, ai poliziotti. La svolta unitaria ha innervosito non poco l’establishment di Tel Aviv, dopo che nelle settimane precedenti anche iniziative virtuali, come lo spazio su Facebook denominato “Terza Intifada” aveva posto in fibrillazione gli israeliani per gli oltre mezzo milione di aderenti. Da lì la richiesta di rimozione della pagina dal social-network. Sul versante della comunicazione il gruppo “Restiamo umani” prospetta un lavoro d’informazione stabile dalla Striscia. Parecchi attivisti sono free lance o blogger e organizzeranno un media locale affinché possano pervenire quotidianamente notizie dalla zona. In memoria di Vik e per l’autodeterminazione di un popolo.

12 maggio 2011

Enrico Campofreda

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Ultime notizie del dossier «Restiamo umani»

Ultime notizie dell'autore «Enrico Campofreda»

5593