Capitale e lavoro :: Di lavoro si muore

Roma, la domenica delle salme e dell’ipocrisia… Operaio muore in un cantiere della metropolitana

(22 Maggio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

foto: www.radiocittaperta.it

22-05-2011/14:16 --- Nella capitale si muore, di domenica, nei cantieri della metropolitana...

Un operaio che all’alba di oggi era al lavoro in un cantiere della metro B1 a Roma é morto in una maniera orribile, precipitando in una buca profonda decine di metri in cui poco prima era stato versato azoto liquido. L’ennesima vittima del lavoro si chiamava Bruno Montaldi, aveva 48 anni ed era abruzzese, lascia moglie e figli. Ed evidentemente, stando a quanto ripetuto dallo spot sulla ‘sicurezza’ commissionato dal Governo, ‘non si voleva bene’...

Intorno alle sei e trenta di questa mattina sarebbe precipitato in un pozzo profondo 40 metri scavato da una trivella del cantiere in piazza Santa Emerenziana, nel quadrante nord della capitale. Montaldi lavorava come operaio specializzato per la ditta Icotekne di Napoli, subappaltatrice per Metro B1. A trovare il corpo senza vita dell’operaio è stato un collega che cercava Montaldi per sostituirlo alla fine del suo turno di lavoro. Il suo corpo é stato recuperato con difficoltà e solo verso le 12 dai Vigili del Fuoco e subito è partita l’inchiesta di rito da parte della Polizia scientifica e degli agenti del commissariato di Piazza Vescovio. Non essendo previsti nella nostra città i ballottaggi, ed essendosi già esaurita la polemica sulla collocazione dei ministeri, subito i politici di tutti gli schieramenti si sono lanciati nel consueto e trito coro di cordoglio e di allarme per la mancanza di sicurezza nei cantieri della capitale. Come se la mancanza sul posto di lavoro – in un appalto commissionato dal Comune e che quindi il Comune dovrebbe vigilare – dipendesse da qualcun altro.

Al coro ipocrita della politica si aggiunge la dichiarazione del segretario generale della Filca Cisl di Roma Andrea Cuccello, che invita le autorità a dedicare a Montaldi una stazione della metropolitana in costruzione (!). L’invito sembra sottintendere un messaggio alle autorità politiche e alle ditte appaltatrici: andate avanti tranquilli… Ma uno sciopero? O denunciare le assurde condizioni in cui sono costretti a lavorare gli operai assunti – quando va bene - ditte subappaltatrici che si aggiudicano le commesse attraverso l’infernale meccanismo dell’offerta al ribasso? Neanche a parlarne…

Marco Santopadre, Radio Città Aperta