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A quando la Puerta del Sol a Parigi ?

dalla Francia

(29 Maggio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.webalice.it/mario.gangarossa

L’attualità non si riassume nella telenovela Strauss-Kahn. I giovani hanno fatto irruzione nelle piazze di tutta la Spagna il 15 maggio, in spregio allo scrutinio elettorale, presto raggiunti da tutte le generazioni nell’occupazione delle piazze delle grandi città, tra cui la piazza della Puerta del Sol à Madrid, in cui erano ancora 28 000 questo week-end. Questa mobilitazione segue le proteste di massa in Grecia, Inghilterra e Portogallo.

Contro i lavori precari o l’assenza completa di lavoro, contro la corruzione di coloro che si voltolano nel lusso quando la miseria cresce ovunque, contro “la dittatura dei mercati” e i piani di rigore del governo socialista di Zapatero, sono stati decine di migliaia a sfilare alla vigilia delle elezioni regionali e municipali.

La loro solidarietà politica va subito a quella gioventù del mondo arabo che, dall’altra sponda del Mediterraneo, ha dato il segnale di partenza della lotta contro gli stessi mali. Hanno preso da loro la spontaneità e modo di organizzarsi, con l’utilizzazione delle reti sociali come primo strumento di mobilitazione, seguito immediatamente dal militantismo sul territorio per stampare volantini, convincere sulla possibilità della vittoria, riunire gli uni e gli altri e decidere tutti insieme la strada da seguire. E, anche questa volta, il resto della popolazione ha cominciato ad unirsi alla contestazione dei giovani.

Sinistra, destra, stessa politica

In Spagna, tutti ne hanno abbastanza di questa sinistra che assomiglia così alla destra e che, in un paese in cui la disoccupazione dei minori di 25 anni è del 45%, vuole attingere alle tasche delle classi popolari per rilanciare la macchina del profitto. Da un anno, ciò si è tradotto nel congelamento delle pensioni, l’abbassamento dei salari degli statali del 5%, la soppressione dell’aiuto di 400 euro ai disoccupati ai quali scadono i diritti, e l’aumento dell’età del pensionamento da 65 a 67 anni...

Notiamo anche che i manifestanti hanno affermato, alla pubblicazione degli scrutini di questo weekend, che non avevano fiducia neppure nella destra – che ha appena conquistato la quasi totalità delle regioni, mentre il partito socialista è sceso di 10 punti – e che sarebbero restati almeno una settimana in più : il cambiamento non verrà dalle urne, ma dalla piazza !

In Francia come in Spagna, Portogallo, Inghilterra o in Grecia...

La politica di austerità in Spagna, imposta dal governo socialista, come qui lo è stata dal governo Sarkozy, si ritrova in tutti i paesi europei. In Grecia, il governo socialista, sotto la pressione di quel FMI diretto fino ad ora da Strauss-Kahn, si è appena impegnato a ricuperare da 16 a 20 miliardi di euro da qui al 2013, grazie a privatizzazioni: tutto, o quasi, è in vendita!

In Francia, al momento, la situazione politica è capovolta. La destra è al governo, ed è la sinistra ad essere alla testa della quasi totalità delle regioni. Ma il risultato sociale è lo stesso, e non saranno le elezioni presidenziali del 2012 a cambiare le carte in tavola! I giovani della Puerta del Sol non sbagliano a sfidare il potere e a tenergli testa, facendo in modo di essere sempre più numerosi e ostinati. Sul terreno delle lotte vinceremo se saremo abbastanza numerosi da far temere ai padroni e alla borghesia di perdere tutto!

Ma per far questo sarà necessario, in Spagna come qui, che ai giovani si uniscano i lavoratori di tutti i settori, pubblici e privati, per farla finita con lo sfruttamento, la disoccupazione, la povertà, e conquistarsi un futuro. Alcuni hanno ribattezzato la Puerta del Sol « piazza Tahrir ». Numerose località, a Parigi e altrove, potrebbero benissimo, nel prossimo futuro, adottare così nuovi nomi.

Editoriale del bollettino di fabbrica "l’Etincelle" pubblicato dalla frazione di minoranza di Lutte Ouvrière - 23 maggio 2011
http://www.convergencesrevolutionnaires.org
traduzione di Michele Basso

Convergences Révolutionnaires

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