">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Imperialismo e guerra    (Visualizza la Mappa del sito )

Drones su Gaza

Drones su Gaza

(21 Agosto 2011) Enzo Apicella
L'esercito sionista attacca Gaza con missili e droni. Almeno 15 i palestinesi assassinati. Decine i feriti

Tutte le vignette di Enzo Apicella

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Palestina occupata)

I prigionieri del PFLP porgono il saluto ai martiri della giornata della Nakba

(30 Maggio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.pflp.ps

I prigionieri del PFLP hanno tenuto, nelle carceri dell'occupazione, una giornata di sciopero della fame, martedì 17 maggio 2011, rilasciando un comunicato alle amministrazioni carcerarie, in cui si chiedeva che al Compagno Ahmad Sa’adat possa essere permesso incontrare gli altri prigionieri. Il Compagno Sa’adat è nelle celle d’isolamento dal 15 marzo 2009, e gli è stato negato ogni contatto diretto con gli altri prigionieri, così come le visite dei familiari, la lettura e l’aria aperta.

I prigionieri hanno anche richiesto che l’amministrazione carceraria provveda alle cure per i prigionieri malati e che sono con delle disabilità, ponendo particolare attenzione al prigioniero Mohammed Rafiq Rimawi, al quale è stato chiuso il fascicolo medico in seguito al suo ritorno dall'ospedale carcerario di Ramle, nonostante la sua malattia e le sue sofferenze continuino.

I prigionieri hanno effettuato uno sciopero della fame il 17 maggio 2011, in solidarietà con i martiri del popolo palestinese, uccisi dalle forze d’occupazione militare durante le proteste della Nakba a Maroun al-Ras, le occupate alture del Golan, la West Bank e Gaza, e in solidarietà con il Compagno Milad Said Ayyash, martire ucciso nella Città Vecchia di Gerusalemme, il primo martire della terza intifada per il ritorno, la liberazione e l’autodeterminazione.

I prigionieri hanno chiesto la fine della politica di isolamento da parte delle autorità amministrative delle prigioni dell'occupazione, di porre fine alle politiche di ostacolamento dell’educazione dei prigionieri e di diniego della possibilità di dare esami universitari, che le condizioni di vita dei prigionieri possano essere migliorate e sollevate per incontrare gli standard internazionali dei diritti umani.

I prigionieri hanno rilasciato un comunicato di condoglianze ai familiari dei martiri caduti nella strada della libertà, affermando che i martiri sono le fiamme che illuminano il sentiero verso la totale liberazione della Palestina.

Nel comunicato si legge che questo momento storico è parte del contesto del movimento rivoluzionario arabo e del suo continuo supporto al popolo palestinese. I prigionieri hanno fatto appello al proseguimento e all'intensificazione della lotta in tutte le aree e al rendere questo anno, anno del ritorno a Gerusalemme, sottolineando la necessità di continuare le marce e i convogli di solidarietà per il ritorno.

I prigionieri hanno porto i saluti ai giovani arabi e palestinesi che hanno marciato alle frontiere, affermando che tale azione ha dato nuove speranze e ispirazione per i prigionieri nelle prigioni dell’occupante – che questa azione mostra che il popolo palestinese non aspetterà che il permesso dell’occupante per il ritorno ma lotterà per raggiungere il ritorno da solo.

Il PFLP ha seguito il comunicato dei prigionieri, affermando che tale documento è di importanza centrale e che deve essere chiaro per tutti i movimenti popolari e nelle azioni del prossimo futuro, appellandosi per eventi, campagne mediatiche e lavoro politico in Palestina e nella diaspora in supporto dei prigionieri nelle prigioni occupanti, rivendicando libertà senza restrizioni e condizioni.

Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina

7497