">
il pane e le rose

Font:

Posizione: Home > Archivio notizie > Capitale e lavoro    (Visualizza la Mappa del sito )

Dignità operaia

Dignità operaia

(9 Marzo 2012) Enzo Apicella
Oggi sciopero generale dei metalmeccanici convocato dalla Fiom e manifestazione nazionale a Roma

Tutte le vignette di Enzo Apicella

PRIMA PAGINA

costruiamo un arete redazionale per il pane e le rose Libera TV

SITI WEB
(Capitale e lavoro)

Ai lavoratori dell’Alfa Sud di Pomigliano

volantino diffuso a Pomigliano il 28 febbraio

(29 Febbraio 2004)

NON DISPERDIAMO LA COSCIENZA DI CLASSE E LE LOTTE CHE CI HANNO SEMPRE UNITO

Il cuore dell’Alfa Romeo continuerà a battere se i lavoratori non si inchineranno mai ai piani distruttivi dell’intero gruppo.
Noi lavoratori dell’Alfa di Arese, assieme alla maggioranza dei lavoratori dell’Alfa sud che nelle settimane scorse hanno scioperato e contestato aumenti dei ritmi e straordinari, siamo qui a Pomigliano davanti ai cancelli della vostra fabbrica per proporvi una lotta unitaria contro gli accordi fatti da Fiat e sindacati confederali.

All’Alfa Sud c’è un uso sfrenato degli straordinari, dei sabati lavorativi, dei ritmi di lavoro, che portano a supersfruttamento e alla diminuzione degli organici nonostante gli aumenti di produzione, mentre ad Arese vanno invece al completo svuotamento delle produzioni e all’espulsione di migliaia di lavoratori.
A tutto ciò va aggiunto lo scandalo miliardario fatto sulla pelle dei lavoratori di Arese con la Fiat che ha intascato miliardi e miliardi da Stato e U.E. per “risanare la fabbrica”(??) mentre invece abbiamo visto solo macerie e zero produzione.

E ricordiamo che Alfa sud e Alfa nord sono state regalate a suo tempo alla Fiat.

Il progetto della Fiat è quello di disfarsi di molte fabbriche e estendere in tutto il gruppo gli accordi capestro di Melfi, Pratola Serra, Termoli.

I sindacati che con i loro accordi dicono di difendere il vostro posto di lavoro, ci accusano di chiedere “il ridimensionamento di Pomigliano a favore delle aree forti del paese”. Imputandoci di voler rubare lavoro al sud. Così facendo svelano di sponsorizzare platealmente il progetto padronale di ridurre il “costo del lavoro” espellendo masse di lavoratori e sottoponendo a un massacrante sfruttamento da terzo mondo quelli che hanno la “fortuna” di conservare il posto di lavoro. Utilizzando in maniera ricattatoria il bisogno disperato di lavoro della gente del sud.

Nel destino degli operai della Fiat è preannunciato quello che vogliono fare i padroni a tutti i lavoratori di ogni settore e di ogni area geografica dell’Italia.
Non lasciamoci dividere da chi concerta i progetti padronali.


L’8 dicembre del 2003 la Fiat impose con la firma del Governo il suo piano di ristrutturazione.
Tutti i sindacati dichiararono allora di essere contrari.
Da Arese a Termini Imerese vi furono numerosi scioperi e manifestazioni

Se per noi tutto questo voleva dire rifiutare il piano della Fiat, non lo è stato per gli altri: le dirigenze confederali hanno solo aspettato che finisse il fiume in piena della protesta operaia per andare poi a firmare accordi che includono la chiusura di interi stabilimenti e l’accettazione del supersfruttamento della rimanente forza lavoro.

Opponiamoci a questa strategia padronale.
Uniamoci tutti, lavoratori del nord e lavoratori del sud, per rivendicare di lavorare meno e lavorare tutti


Questo è lo spirito che ci ha condotto qui a Pomigliano.

Arese 27.2.04

Slai Cobas Alfa Romeo

Fonte

Condividi questo articolo su Facebook

Condividi

 

Notizie sullo stesso argomento

Ultime notizie del dossier «Arese in lotta»

Ultime notizie dell'autore «SLAI Cobas»

8755