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Trasferimento delle funzioni catastali ai Comuni: lavoratori precari di un'Agenzia precaria

Lettera aperta dei lavoratori a tempo determinato dell'Agenzia del Territorio di Napoli

(2 Marzo 2004)

Vi inviamo un nostro piccolo contributo in tema di precarietà. Una lettera aperta spedita qualche settimana fa alle Autorità competenti in materia che rende, seppur in maniera molto parziale, lo stato d'animo, di speranza e di delusione insieme che accompagna la nostra vita da sei anni a questa parte.
Scriviamo in rappresentanza dei 1570 tecnici assunti a tempo determinato dall'Agenzia del Territorio dal lontano 1998 (alcune unità presenti presso lo stesso ufficio di Padova). Coinvolti in questi giorni in un meccanismo di decentramento amministrativo, vedono, in virtù dell'assoluto silenzio che li avvolge, decisamente aumentatata la loro precarietà... Precari in un'agenzia che sembra essere precaria di per se!!!

Cordialmente
Nunzio de Falco
Alberto Pisacane

Ps. E' appena il caso di far notare che alle parole di elogio espresse dal direttore dell'Agenzia del Territorio e dallo stesso Presidente della VI Commissione Finanze, on. La Malfa, riportate in postilla nella lettera allegata, non c'è mai stato alcun seguito.

Il Decreto Legislativo 112 del 31 Marzo 1998 ha conferito ai Comuni le funzioni di conservazione, utilizzazione e aggiornamento degli atti del Catasto. Successivamente è stato emanato un primo DPCM (Decreto 19 dicembre 2000, pubblicato sulla G.U. in data 27.2.2001), che ha individuato i quantitativi delle risorse umane, finanziarie, strumentali e organizzative necessarie per l’esercizio di funzioni catastali da parte dei comuni, forme associative di comuni e comunità montane. Con la pubblicazione di quest’ultimo provvedimento è iniziato quindi il processo di trasferimento delle funzioni catastali ai Comuni, le cui procedure dovranno completarsi in un triennio dalla data di pubblicazione. Entro il prossimo 26.2.2004 dovranno, pertanto, essere rilasciati i previsti provvedimenti (D.P.C.M.) attuativi del trasferimento delle risorse, tranne nei casi in cui i Comuni affidino la gestione del servizio all’Agenzia del Territorio ricorrendo alle convenzioni previste dall’art. 64 del D. Lgs. 30 luglio 1999, n. 300.

E’ appena il caso di segnalare, vista la Vostra sensibilità in materia, come la rilevanza e la complessità del progetto di decentramento richieda la massima attenzione e responsabilità delle strutture organizzative dei diversi soggetti (di governo ed amministrazione, sindacali, ecc.) ai vari livelli, centrale e locali, ed una stretta interazione tra le stesse per definire un soddisfacente, soprattutto dal punto di vista umano, trasferimento delle risorse.

Sotto questo punto di vista non può passare inosservata, tra le risorse umane da gestire, quella rappresentata dai 1570 lavoratori a tempo determinato. Lavoratori che, come più volte sottolineato dal Direttore dell’Agenzia in sede di audizione presso la VI Commissione finanze, sono stati “… impiegati per il progetto di costituzione dell’anagrafe dei beni immobiliari e … tenuto conto del loro positivo apporto, nonché delle esigenze potenzialmente consolidabili presso gli enti locali e la stessa Agenzia del Territorio, dovrà essere compiuto ogni sforzo per individuare percorsi di stabilizzazione di tali lavoratori che contemperino le esigenze dell’agenzia stessa e degli enti locali e le attese del personale interessato … lavoratori muniti di diploma di scuola media superiore ad indirizzo tecnico ed il molti casi di laurea.” (1)

Loro stesse organizzazioni sindacali, in una recente audizione presso la stessa VI Commissione finanze, nel rappresentare l’esigenza che un corretto decentramento deve essere improntato a criteri di efficienza ed economicità, di cooperazione fra le diverse istituzioni e di responsabilità ed univocità dell’Amministrazione, hanno puntualizzato tra le distorsioni che potrebbero verificarsi nella gestione del decentramento “la carenza di risorse umane altamente professionalizzate nei vari settori del Catasto”, che potrebbe essere colmata, aggiungiamo noi, stabilizzando nei ruoli dell’Agenzia il personale a tempo determinato in questione.

Considerato che lo stesso Presidente Onorevole La Malfa della VI Commissione finanze ha più volte ribadito che le problematiche relative a detti lavoratori “stanno a cuore a tutti noi … essi stanno svolgendo un lavoro egregio …” (2) ci chiediamo e Vi chiediamo se, attraverso il concorso degli organi tecnici costituiti ed operanti presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, non sia possibile attraverso l’analisi per un’attenta e corretta individuazione delle risorse umane e finanziarie, stabilizzare nei ruoli dell’Agenzia del Territorio il personale attualmente impiegato a tempo determinato.

Certi di un Vostro cortese riscontro, distinti saluti.

Napoli, 8 febbraio 2004

Note (1) e (2): Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione della riforma dell’Amministrazione Finanziaria - Camera dei Deputati - VI Commissione Finanze - Roma 4 luglio 2002.

Lettera contestualmente inviata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ai Componenti delle Commissioni Finanze di Camera e Senato, alle Organizzazioni Sindacali.

Alberto Pisacane
Nunzio De Falco
Lavoratori a tempo determinato - Agenzia del Territorio - Ufficio Provinciale di Napoli.

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