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De magistris sindaco, ma a napoli comanda ancora locklear

(9 Giugno 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.comidad.org

Il caso, o la necessità, hanno fatto in modo che il neo-sindaco Gianni De Magistris venisse messo immediatamente di fronte alla realtà del vero potere che vige e impera a Napoli. Il 4 giugno il vicepresidente USA, Joe Biden, reduce dai festeggiamenti del 2 Giugno a Roma, è atterrato alla base aerea dell'U.S. Navy dell'aeroporto "civile" di Capodichino a Napoli, accompagnato dal comandante delle forze NATO per il Sud-Europa, l'ammiraglio Locklear. Biden è venuto ovviamente a complimentarsi con le sue forze armate per i bombardamenti democratici e le stragi umanitarie in Libia, ma anche a fare un po' di psicoguerra, ricordando alle autorità locali il peso della presenza colonial-militare statunitense.(1)

Ad accogliere Biden c'erano infatti anche il sindaco De Magistris ed il governatore regionale Caldoro. De Magistris deve molta della sua popolarità alla presa di posizione contro l'aggressione alla Libia, ma nell'occasione si è attenuto rigidamente al ruolo istituzionale di sindaco. La stampa ha risolto inoltre la notizia nei termini della consueta banalizzazione/distrazione, perciò l'attenzione mediatica non è stata rivolta alla megabase militare USA che occupa - e soffoca - l'aeroporto cittadino, ma all'invito rivolto da De Magistris e da Caldoro al presidente Obama a visitare Napoli, come se in città non si aspettasse altro. Questo dettaglio non richiede un di più di sarcasmo, dato che è normale prassi della cortesia diplomatica rivolgere questo tipo di inviti. Da sottolineare invece che sono le basi militari USA a diventare "dettagli" nella comunicazione ufficiale, come se queste basi facessero ormai parte naturale del paesaggio.

Il "paesaggio" detta però le scadenze, gli impegni - e le relative spese - dell'amministrazione locale. Da un anno infatti il governatore Caldoro è impegnato a spendere le risorse finanziarie regionali per allestire le infrastrutture di supporto alla base NATO di Giugliano, dove dovrebbe essere trasferito il comando interforze; e per questa ragione Caldoro deve subire le costanti pressioni e intimidazioni dello zelante ammiraglio Locklear. L'opinione pubblica viene solo incidentalmente informata del fatto che le infrastrutture della base militare NATO sono a carico degli enti locali, prelevati per di più dai fondi per lo "sviluppo regionale", noti in burocratese sotto la voce di "Fondi Fas".(2)

La stessa opinione pubblica non viene messa a conoscenza della circostanza che le basi militari producono rifiuti in gran quantità, e rifiuti tossici in particolare, e ciò ha comportato che in Campania le discariche e gli inceneritori siano stati considerati "aree di interesse strategico nazionale", e quindi sottoposte al relativo segreto militare, ciò in base alla Legge 123/2008, riconfermata in questo aspetto nell'articolo 5 comma 1 della Legge 26/2010, che pur sanciva la presunta "cessazione" dell'emergenza-rifiuti in Campania.(3)

Ovviamente il problema dei rifiuti tossici di origine militare non riguarda solo Napoli, ma anche altri Paesi occupati da basi militari Usa come le Filippine, e persino il territorio degli stessi Stati Uniti, in quanto il colonialismo/bellicismo comporta una militarizzazione di tutti gli aspetti della società e del territorio.(4)

La promessa elettorale fatta da De Magistris di realizzare la raccolta differenziata porta a porta entro sei mesi, si scontra così con la circostanza per la quale la "monnezza" costituisce una copertura ed un alibi per lo smaltimento illegale, all'ombra del segreto, dei rifiuti di origine militare. L'esperienza del Comune campano di Camigliano dimostra che la raccolta differenziata può effettivamente giungere al livello del 70% in pochi mesi; ma l'esperienza dimostra anche che lo stesso Comune è stato immediatamente commissariato dal ministro degli Interni, Maroni, che ha voluto così punire questa inopportuna performance ambientalista. Nelle ultime elezioni amministrative anche il sindaco commissariato di Camigliano è stato rieletto a furor di popolo, e quindi per lui il dilemma tra differenziata e commissariamento si riproporrà.(5)

De Magistris ha avuto la ventura di vincere le elezioni a Napoli proponendo la sua figura di sbirro tutto d'un pezzo in alternativa al sistema politico-mafioso di Nicola Cosentino, e ciò proprio nel momento in cui questo sistema risultava dilaniato e paralizzato dalle sue guerre interne, tanto da far saltare persino i consueti meccanismi del voto di scambio. Durante la campagna elettorale, allo sbirro De Magistris è però capitato più volte di essere paragonato spregiativamente a Masaniello, il capo dell'insurrezione popolare del 1647 a Napoli.

Sottoposto negli ultimi due secoli ad una meticolosa "damnatio memoriae" da parte della storiografia ufficiale, il vero Masaniello fu invece una figura popolarissima in Europa sino a tutto il '700, tanto che quello che era solo un suo soprannome di battaglia, divenne un nome di battesimo molto diffuso in vari Paesi. Sebbene ucciso in una congiura di Stato camuffata da insurrezione spontanea (anche allora le "rivoluzioni colorate"!), Masaniello fu onorato con trionfali funerali di popolo, a conferma del suo indistruttibile prestigio, che valicò ben presto i confini di Napoli e d'Italia. La rivolta da lui capeggiata inoltre non fallì del tutto, dato che costituì la premessa della fine del dominio spagnolo a Napoli.

De Magistris, forse meno impreparato in Storia dei suoi detrattori, ha mostrato di non sgradire il paragone con Masaniello. Dovrebbe ricordarsi però che il vero Masaniello dovette scontrarsi con il Viceré spagnolo dell'epoca, Rodrigo Ponce de Leòn, ed anche oggi a Napoli c'è un arrogante Viceré con cui fare i conti, cioè l'ammiraglio Samuel J. Locklear III (proprio un nome da Viceré!). Ed è lo stesso Viceré a cui oggi risponde anche il sistema della malavita organizzata locale, come risulta dalle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia, che non dovrebbero essere ignote ad un ex Procuratore della Repubblica come De Magistris.(6)

Masaniello fu fatto fuori dalle autorità spagnole nel momento in cui aveva pensato di addivenire ad un compromesso con loro, ed anche questo particolare dovrebbe servire di monito a De Magistris.

(1) http://www.lunaset.it/news.aspx?news=3358
(2) http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/04/02/nato-via-al-trasferimento-da-dicembre-al.html
(3) http://www.parlamento.it/parlam/leggi/10026l.htm
(4) http://translate.google.it/translate?hl=it&langpair=en%7Cit&u=http://www.safetyforum.com/mtw/
(5) http://www.fanpage.it/plebiscito-per-vincenzo-cenname-il-sindaco-ecologista-di-camigliano-commissariato-per-troppa-raccolta-differenziata/
(6) http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:5Sc_Qmf6sWwJ:www.antimafiaduemila.com/content/view/10290/138/+roberti+nato+cam%E2%82%ACorra&cd=5&hl=it&ct=clnk&gl=it&source=www.google.%20

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