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Adda' passa' a nuttata

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(29 Aprile 2011) Enzo Apicella
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Non siamo una scolaresca

(2 Giugno 2011)

Dal 2006 al 2011 abbiamo vissuto la realtà del “socio lavoratore” con la Cooperativa Pega, una realtà complessa e con limiti ai diritti vista la ragione sociale dell’Azienda. Nonostante tutte le difficoltà, dalla normativa del regolamento della cooperativa all’applicazione del Contratto Colettivo Nazionale di Lavoro, i lavoratori e le lavoratrici di questo magazzino sanno di avere partecipato al miglioramento della loro condizione generale. Gli incontri con la Pega erano frequenti, l’attività sindacale era visibile.

Dalla terza decade di gennaio 2011 non ha avuto luogo, con la World Service srl, un incontro aperto e costruito nell’interesse di tutti. Pare, così dicono alla World Service srl, che non ci sia un rapporto di fiducia tra l’Azienda e il sindacato, c’è da chiedersi come possiamo costruire un rapporto e guadagnare una fiducia reciproca se questi Dirigenti Aziendali continuano a rifiutare le nostre proposte e per adesso non rispondono al nostro invito ad un incontro fatto con richieste formali inviate da Cobas, Cgil, Cisl e Uil.

Gli interventi dei Dirigenti World Service (quando radunano le maestranze per lanciare avvisi e comunicazioni), paragonabili ad una pausa caffè, servono per ricordarti chi sei, cosa fai e quello che ti devi aspettare quasi fossimo una scolaresca, perché loro sono bravi e non hanno tempo da perdere con riunioni sindacali. Le riunioni sindacali sono una perdita di energie e gli accordi non li firmerebbero neanche sotto tortura, se la busta paga deve essere “modificata” lo dobbiamo lasciare fare a loro che sono i tecnici e che sanno fare i nostri interessi.

Ma con chi pensano di avere a che fare?
Credono forse di essere il Marchionne in toscana?


Per adesso lo comunichiamo con un volantino ma se questa arroganza, inutile e senza una sponda accettabile, dovesse continuare i Cobas si rivolgerebbero alla sensibilità di tutti i lavoratori per rivendicare quello che oggi appare ovvio. Magazzini pieni, continue richieste di ore straordinarie mentre siamo tutti a part-time, la stampa e le TV locali sarebbero disposte a farne il “caso dell’assurdo” ed oltretutto incomprensibile vista la cospiqua quantità di ore supplementari e straordinarie che gli costa un sacco di soldi.

Ma con i sindacati loro non ci vogliono parlare! Spendono una cifra inspiegabile per mantenere tutti in uno status di oppressione economica e lavorativa, riconsegnare a tutti gli operai una parziale tranquillità sarebbe la scelta più logica e meno costosa, a nostro avviso… ma i tecnici sono loro anche se ci pagano in ritardo, ma questi sono particolari insignificanti, ma non per noi!

Cobas Lavoro Privato Pisa

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