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Vinyls. La soluzione non arriva. A Marghera fermo della termocombustione e ciclo delle acque

(17 Giugno 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Vinyls. La soluzione non arriva. A Marghera fermo della termocombustione e ciclo delle acque

foto: www.dirittidistorti.it

Ancora non hanno dato risultati le lotte dei lavoratori Vinyls di tutti gli impianti d’Italia, che non si sono certo risparmiati e le hanno provate davvero tutte, come abbiamo dettagliatamente raccontato in questi mesi. A nulla sono servite le rassicurazioni della politica, e purtroppo sono rimaste inascoltate anche le parole del presidente della Repubblica, che pochi giorni fa aveva ricevuto una delegazione di lavoratori dalla Sardegna (nella foto). A loro si era rivolto così:«pur non avendo specifiche competenze per intervenire nella crisi del gruppo, vi confermo il mio sostegno, e auspico - scrive il Presidente della Repubblica - che possa andare a buon fine la ricerca, da parte della autorità competenti, di concrete e positive soluzioni».

Da ieri alla Vinyls di Marghera è scattato il fermo della termocombustione e del trattamento acque. Lo hanno annunciato i lavoratori della Vinyls che giustificano lo stop perchè «ridotti ormai allo stremo delle forze da questa assurda vicenda che stiamo vivendo». Il riferimento è alla crisi aziendale ed ai mancati stipendi (da cinque mesi) legati proprio alla messa in sicurezza dell'impianto. Di fatto - riferiscono i lavoratori della Vinyls - alla chiusura del loro stabilimento, una «torcia», da utilizzare in caso di emergenza per bruciare produzioni a rischio, era stata attivata a favore della Sindial (Eni), che per legge ne deve avere due attive per garantire la sicurezza. La Sindial, avendone una fuori servizio, aveva chiesto di far utilizzare quella della Vinyls per qualche tempo. La situazione si è protratta per mesi - riferiscono gli stessi lavoratori - con la Sindial che non ha riattivato la propria seconda «torcia» e dall'altra gli addetti che si sono visti negare gli stipendi. Così è giunta la decisione obbligata da parte dei lavoratori della Vinyls di fermare la loro «torcia».

17-6-11

Alessandra Valentini
DirittiDistorti

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