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(Dove và la CGIL?)

17.06.11 - Piaggio (Pontedera) - Lettera alla segreteria nazionale della FIOM

(20 Giugno 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.rete28aprile.it

Caro Segretario, in relazione al vostro volantino affisso nelle bacheche degli stabilimenti il 19 maggio scorso vogliamo sottoporvi alcune riflessioni.

Nel volantino si definiva non congrua o poco comprensibile la decisione dell'azienda riguardante i sabati lavorativi del mese di maggio. Le perplessità scaturivano da diversi fattori, quali la Cassa lntegrazione programmata, la mobilità volontaria di 400 lavoratori, l’aumento dei carichi di lavoro e il tutto condito con un insufficiente premio risultato. Si chiudeva con un riferimento ad un incontro con l'azienda che si sarebbe tenuto di li a poco. L'incontro c'è stato e sono stati confermati i sabati lavorativi per il mese di giugno e probabilmente anche per il mese di luglio in assenza di qualsiasi contropartita o impegno da parte dell'azienda a invertire la tendenza almeno sui punti che voi stessi definivate punti forti, e senza sentire i lavoratori per eventuali iniziative da voi premesse nel volantino.

Con queste premesse c'è parsa ambigua la posizione espressa definendo da un lato legittima la decisione presa dalla maggioranza dei rappresentanti della RSU FIOM circa lo sciopero del sabato sulla flessibilità e dall'altro lato sostenendo che per voi il sabato è giusto invece lavorare. Ci chiediamo se tutto questo sia rispettoso verso i lavoratori che hanno eletto i loro rappresentanti nella Rsu FIOM o se invece contribuisce al loro ulteriore isolamento. Sappiamo tutti benissimo come i nostri rappresentanti debbano muoversi nel rispetto puntiglioso dei loro permessi sindacali; sappiamo tutti benissimo come la maggior parte di loro sia relegata alle officine meccaniche tacciati di estremismo; sappiamo anche come delegati Fim, Uilm e anche Fiom siano liberi di muoversi come vogliono non lavorando, usare favori e copertura per avere consenso con l’appoggio della direzione Piaggio.

Noi non capiamo cosa ci sia di eversivo a chiedere più giustizia sociale, che i contratti a termine lavorino almeno 6 mesi, che i 400 lavoratori in uscita si compensino con chi ancora dopo 7 mesi di lavoro non ha uno straccio di ammortizzatore sociale vedi part-time , che venga ripristinato sulle linee di montaggio un numero di persone sufficiente per assolvere l'aumento della produttività visto che l’obsolescenza delle linee e il concomitante innalzamento dei ritmi produce frequenti malattie professionali. Davvero non capiamo cosa ci sia di estremista nel rivendicare maggiore democrazia sindacale in Piaggio e nel chiedere di confrontarsi su idee e proposte invece che su paura e ricatti. Vogliamo ribadire che sono i lavoratori a scegliersi i rappresentanti sindacali e non le segreterie provinciali o peggio ancora le direzioni aziendali.

Con queste premesse chiediamo che ci sia un confronto tramite assemblea sia sulla rappresentanza sindacale sia su quali strumenti abbiamo per far valere le nostre istanze dato che per voi lo sciopero non e uno strumento idoneo per questa situazione.
Cordiali saluti

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Lavoratori Piaggio

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