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(28 Novembre 2011) Enzo Apicella

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(Dove và la CGIL?)

Lettera di solidarietà ad un delegato operaio che la CGIL vuole espellere

(28 Giugno 2011)

Quando difendere i propri diritti è eversivo. in risposta alla cgil di lodi.

Osvaldo Celano non è un razzista, non è un fascista, ha sempre difeso gli operai di fronte ai padroni, è sempre stato il promotore di una pratica sindacale tesa alla difesa degli interessi degli operai facendosene carico in prima persona.
Perché mai la CGIL lo espelle?
Forse perché anche nella FIOM è giunto il momento della resa dei conti con gli operi e delegati più combattivi?
Forse perché il segretario generale la signora Camusso, segretaria generale, ha deciso che la CGIL e di conseguenza la FIOM devono allinearsi come le altre organizzazioni sindacali firmatarie di ogni possibile nefandezza ai voleri di confindustria, azzerando il dissidio interno e la crescita del sindacalismo operaio che in questo ultimo periodo si sta' rafforzando e organizzando?

Osvaldo Celano è la FIOM!

Bisognerebbe ricordare hai burocrati sindacali che lo attaccano sul piano dell’indebolimento dell’organizzazione, che parte del loro stipendio arriva dal tesseramento che Osvaldo ha sostenuto in tutti questi anni di lavoro svolto in fabbrica, e la motivazione dell’adesione alla FIOM è avvenuta proprio per le posizioni di classe espresse da Osvaldo.

O c’è ancora qualche bonzo sindacale che pensa che se migliaia di operai aderiscono agli scioperi e alle manifestazione e si iscrivono alla FIOM è per merito loro?

La signora Camusso invece, gli operai della zona Lambrate Gorgonzola che hanno una certa età la conoscono bene, negli anni ottanta novanta , lei Craxiana di ferro, ne è stata la segretaria di zona, ed è proprio in quegli anni che in quella zona l’elenco di fabbriche che sono ricorse all’utilizzo della cassa integrazione con la firma della FIOM e il conseguente ridimensionamento produttivo ha raggiunto dimensioni da elenco telefonico, e le fabbriche che in quegli anni hanno chiuso i battenti definitivamente con il consenso sindacale,sempre della FIOM, è altrettanto corposo.
Vale la pena citarne una su tutte la Innocenti Maserati.
Perciò è meglio incominciare a chiedersi veramente chi ha il diritto di espellere chi, e in nome di quale principio.
Quale commissione di garanzia o quale commissione di vigilanza, fatta da personaggi incatenati alle poltrone del sindacato, può decidere di espellere un quadro operaio come Osvaldo Celano?
è meglio ricordare a questi signori che la CGIL è ad un passo dalla firma sulla riforma delle nuove regole di contrattazione, vale a dire la cancellazione dei contratti nazionali,
forse è meglio che qualcuno cominci a pensare che senza il sindacalismo operaio alla Celano la tanto osannata FIOM non esisterebbe nemmeno, che referendum come quello di Pomigliano e di Mirafiori non avrebbero avuto quel risultato, che se la FIOM può ancora vantarsi di non essere paragonata a sindacati come la FIM e la UILM lo deve sopratutto alla tendenza operaia espressa da Osvaldo Celano e da tanti come lui che ancora sputano sangue nelle fabbriche.

Dario Comotti
Operaio tornitore
tessera FIOM N° 445086

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