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Beit hanoun, i bambini per vittorio

Termina oggi il campo di divertimento e apprendimento estivo «Restiamo Umani» per 60 bambini organizzato nel ricordo di Vittorio Arrigoni e in sostegno della Flotilla 2. E' stato finanziato da una decina di Ong italiane

(2 Luglio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.nena-news.com

Beit hanoun, i bambini per vittorio

foto: www.nena-news.com

DI DANIELA RIVA

Beit Hanoun (Gaza), 02 luglio 2011, Nena News - Le attività del campo estivo “Stay Human” (Restiamo Umani), organizzato da Saber Zanin, coordinatore delle manifestazioni non violente al confine e responsabile dell’associazione “Forsaan Al-Ghad Youth Association”, si concluderanno oggi pomeriggio al porto di Gaza.

Saber e i 60 bambini di Beit Hanoun che hanno partecipato al campo scenderanno in mare su piccole imbarcazioni per sostenere i passeggeri della Freedom Flotilla e per chiedere ai governi occidentali di non ostacolare il loro viaggio verso Gaza.

Vittorio sarà con loro, proprio come l’anno scorso, con la stessa speranza di vedere quelle dieci barche avvicinarsi al porto. I bambini canteranno la canzone che hanno scritto per lui “Chiedeva la pace e la fine dell’assedio, gli agricoltori e i pescatori vi racconteranno la sua storia, Gaza loves you Vittorio, il nostro campo è per te e ti darà la pace”.

“Dobbiamo sventolare tutte le bandiere, anche quella americana” – dice Saber sorridendo ai bambini sapendo che sulle navi ci saranno anche ebrei americani, tra cui Hedy Epstein, sopravvissuta alle persecuzioni naziste e l’ex pilota delll'aviazione da guerra israeliana, Yonatan Shapiro.

Per due settimane, dalla metà di giugno fino ad oggi, Saber e altri 6 volontari hanno realizzato diverse attività con i bambini, tutte accompagnate da Dabka e canzoni a ritmo di tabla e battiti delle mani: attività sportive e ricreative come murales, disegni, video e documentari. Martedì scorso hanno fatto volare gli acquiloni che avevano costruito verso Sderot: “10 degli acquiloni che abbiamo lanciato dalla zona orientale di Beit Hanoun hanno oltrepassato il confine e sono arrivati sui tetti delle case di Sderot e nella zona militare posta al confine’ – racconta Saber – mostrando le foto degli acquiloni e traducendo alcuni dei messaggi che i bambini vi avevano scritto sopra. Messaggi di richiesta di fine dell’occupazione e di libertà, messaggi che pesano troppo sull’identità dei bambini di Gaza.

“Siamo stati costretti a respingere circa 40 dei bambini che si erano presentati per partecipare al campo, abbiamo potuto accettarne solo 60 perchè gli spazi della nostra associazione non sono adeguati per ospitarne un numero maggiore. Abbiamo dovuto fare una selezione in base all’età dei bambini, escludendo quelli più piccoli.” – dice Saber.

Saber ringrazia gli amici di Vittorio e tutte le organizzazioni italiane e palestinesi che hanno reso possibile la realizzazione di questa iniziativa dedicata alla vita di Vittorio per i palestinesi e lancia un appello per l’arrivo di nuovi sostegni per poter prolungare il campo ed includere anche i bambini ora respinti.

Nena News

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