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(22 Ottobre 2010) Enzo Apicella
Continua la rivolta popolare a Terzigno contro l'apertura di una nuova discarica nel Parco del Vesuvio

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    Fiumicino: cittadini in rivolta contro l'ipotesi discarica. La differenziata stenta a decollare

    (4 Luglio 2011)

    Fiumicino: cittadini in rivolta contro l'ipotesi discarica. La differenziata stenta a decollare

    foto: www.radiocittaperta.it

    04/07/2011---11:02:32 Ennesima proroga per la discarica di Malagrotta. La presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, ha infatti firmato un'ordinanza di proroga di 6 mesi. Nello stesso documento viene indicata la località 'Pizzo del prete' a Fiumicino come area alternativa, preferibilmente idonea per il ciclo integrato dei rifiuti. Positivo il commento del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha apprezzato la decisione. Negativo, invece il parere, di quattordici consiglieri comunali e tre assessori Pdl, che si sono autosospesi, in segno di protesta. La decisione della Polverini rischia non solo di creare una crisi politica all'interno della giunta Canapini ma soprattutto di scatenare forti proteste dei cittadini, già scesi in piazza sabato a fiumicino contro l'ipotesi di costruire una discarica e un inceneritore a Pizzo del Prete. Alle centinaia di abitanti che hanno occupato l'Aurelia, si sono uniti anche numerosi allevatori, preoccupati dall'inquinamento che investirebbe il bestiame e la relativa produzione. Maria Sole Agnelli, titolare di un'azienda agricola nell'area interessata, esprime le sue preoccupazioni: “la regione sottovaluta l'impatto dirompente di un simile impianto sulle vicine zone agricole” e alla Polverini che aveva sottolineato come il nuovo impianto porterà tecnologia e posti di lavoro risponde: “I posti di lavoro che si perderanno nei campi non vengono calcolati. E la nostra salute, e il costo delle case? Le conseguenze di un impianto così saranno drammatiche". Anche perchè bisogna ricordare alla Governatrice il pericolo diossina prodotta dall'inceneritore in una zona in cui sorge l'ospedale Bambin Gesù. Anche Riano, comune in provincia di Roma, è sul piede di guerra, a causa di una possibile costruzione di una mini discarica in quell’area.

    La situazione rifiuti resta difficile nel Lazio. In settimana si è rischiato il blocco degli impianti e il clamoroso stop delle attività da parte delle aziende private impegnate nel settore, creditrici dei Comuni. Un blocco già vissuto a Pomezia, che due settimane fa è stata sommersa dai rifiuti per alcuni giorni. L’ultimatum di Federlazio, che raccoglie i principali operatori privati del settore, ha prodotto un parziale pagamento degli arretrati scongiurando il blocco delle attività. La partita in campo non riguarda solo l’indebitamento ma anche i costi del conferimento di rifiuti in discarica. Il costo per conferire a Malagrotta, ad esempio, è di 72 euro a tonnellata a carico del comune di Roma ma secondo il Colari e gli altri operatori il costo deve essere rivisto al rialzo.

    L'unica soluzione al problema rifiuti nel Lazio sarebbe la differenziata: piu si differenzia e meno si porta in discarica, dunque si riducono i costi. L'obiettivo fissato dalla legge è del 65% entro il 2012 ma a Roma la differenziata non supera il 20%.

    Marina D'Ecclesiis, Radio Città Aperta

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