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    Trenitalia denuncia pendolari rimasti fermi sotto al sole e senza aria condizionata

    (9 Luglio 2011)

    anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

    Fermi sotto il sole con i finestrini chiusi e senza aria condizionata, dopo comunque giorni di ordinari disservizi, in queste condizioni i pendolari di Ladispoli, come ultima forma di protesta, lo scorso 31 maggio, hanno bloccato la stazione di Ladispoli. Ora Trenitalia non ha trovato nulla di meglio da fare che denunciare i pendolari per concorso in interruzione di pubblico servizio.

    Siamo al paradosso: Trenitalia invece di scusarsi, dare biglietti gratis per riparare in parte alle condizioni vergognose in cui si fanno viaggiare i pendolari del Lazio, e non solo, arrivano le denunce. Puntuale la presa di posizione dei consumatori dell’Adoc, che chiama direttamente in causa la silente Regione: «dopo il blocco della stazione di Ladispoli da parte dei pendolari avvenuto lo scorso 31 maggio, Trenitalia ha denunciato i manifestanti per concorso in interruzione di servizio pubblico. L'Adoc ha chiesto alla Regione Lazio di sospendere ogni sovvenzione a Trenitalia per i treni pendolari fino al ritiro della denuncia». «Trenitalia dovrebbe risarcire i pendolari, non denunciarli – ha dichiarato Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - i pendolari bloccarono la stazione di Ladispoli dopo che erano rimasti fermi per oltre mezzora sotto il sole, con i finestrini chiusi e senza aria condizionata per un guasto tecnico al treno. A nostro avviso, questi grave disservizi costituiscono interruzione di pubblico servizio, non l'azione intentata dai pendolari. Per questo chiediamo alla Regione Lazio di provvedere all'immediata sospensione delle sovvenzioni che Trenitalia riceve per i treni pendolari, fino al momento in cui l'azienda ritirerà la denuncia. Ad ogni modo l'Adoc rimane disponibile ad assistere legalmente i pendolari coinvolti nella vicenda». Altro che interruzione di pubblico servizio, qui ci sarebbe il sequestro di persona anche in condizioni di pericolosità.

    Infatti è rimasto stupito e sconcertato dall’azione di Trenitalia e della sua Direzione Regionale Lazio anche il Sindaco di Ladispoli, Crescenzo Paliotta. «In quelle carrozze - ha spiegato Paliotta - c'erano condizioni a dir poco disumane tanto che alcuni passeggeri hanno accusato dei malori. Trenitalia sa benissimo che quel treno, affollato a dismisura, era rimasto fermo per oltre mezz'ora sotto il sole, con i finestrini chiusi e senza aria condizionata per un guasto tecnico. Alla luce di tutto questo come può Trenitalia parlare di interruzione di pubblico servizio quando su quel treno non c'erano le condizioni minime necessarie e, quindi, non poteva comunque effettuare il suo percorso. La loro decisione di procedere legalmente, quindi, ci lascia veramente sconcertati anche perché quei pendolari hanno subito danni gravissimi».

    I pendolari possono solo subire ritardi, treni sporchi, come più volte denunciato anche dai pendolari della Roma-Velletri, disservizi vari e pagare puntualmente l’abbonamento, più, ovviamente, le tasse, che dovrebbero concorrere anch’esse a garantire un servizio di trasporto pubblico decente.

    Ma si sa Trenitalia e le Ferrovie dello Stato pensano all’alta velocità e dei pendolari si ricordano solo per tentare azioni eclatanti di fronte a sacrosante proteste.

    Sono una giornalista-pendolare e, se avessi dovuto denunciare Trenitalia per interruzione di pubblico servizio ogni volta che ha soppresso i treni senza alcun avviso, sarei stata a scrivere una denuncia a settimana.

    Alessandra Valentini
    DirittiDistorti

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