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Usciamo di casa

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(28 Settembre 2012) Enzo Apicella
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Pisa. Nuovi appalti, vecchie logiche

I servizi bibliotecari dell'ateneo

(10 Luglio 2011)

Da mesi Rettore e Direttore Amministrativo si sottraevano (scientemente ) al confronto e a leggere il bando di gara per i servizi integrativi nelle biblioteche dell'Ateneo Pisano ne comprendiamo bene la ragione.
Nel nuovo appalto l'orario medio settimanale sarà di 15 ore, il numero dei dipendenti aumenterà da 16 a 18 unità ma i carichi di lavoro saranno raddoppiati. La richiesta del Cobas e dei lavoratori era ben altra:rivedere il monte ore, aumentare l'orario settimanale, prevedere maggiore servizi ampliando gli orari di apertura delle biblioteche e delle sale studio, ripensare insomma l'appalto in una ottica diversa.

Queste richieste erano per altro condivise non solo dagli studenti (che pagano tasse sempre più alte per avere un servizio ridotto) ma dal personale universitario bibliotecario che tra blocco delle assunzioni e pensionamenti è ridotto ai minimi ranghi e impossibilitato a svolgere il proprio lavoro in alcune facoltà dove cronica e prolungata è l'assenza di personale.

Noi crediamo che la scelta dell'Ateneo sia profondamente sbagliata perchè va nella direzione di precarizzare e parcellizzare la forza lavoro, di rinnovare appalti senza quel minimo incremento economico necessario. Nel capitolato poi la qualificazione professionale e la formazione non riscuotono adeguato punteggio, al contrario del sistema di controllo che la ditta appaltatrice dovrà esercitare per appurare il servizio erogato dal singolo lavoratore spesso ricorrendo a flessibilità orarie che stridono con un orario settimanale di pochissime ore che costringerà tutto il personale a trovare una seconda o terza occupazione per arrivare a fine mese.

Altro aspetto critico è il subappalto ammesso nella misura del 30% , qual è allora la logica che favorisce il subappalto in presenza di un orario di 15 ore settimanali?

Perchè non aumentare gli orari settimanali e eliminando il subappalto di cui per altro non si sente alcun bisogno?

L'appalto risponde cosi' alle vecchie e passate logiche (la continuità tra Pasquali e l'uomo del presunto rinnovamento Augello è sconcertante), quelle di istituzionalizzare la precarietà dentro l'ateneo pisano entro una sostanziale riduzione dei servizi. Una logica inaccettabile

Cobas Pubblico Impiego\Cobas Lavoro privato

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