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‘Come una bomba atomica’. Radio Vaticana: uno scandalo finalmente raccontato

(14 Luglio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.radiocittaperta.it

‘Come una bomba atomica’. Radio Vaticana: uno scandalo finalmente raccontato

foto: www.radiocittaperta.it

Nei giorni in cui migliaia di attivisti erano impegnati per sostenere il referendum contro il ritorno dell’Italia al nucleare, nelle librerie usciva un libro che denuncia un altro pericolo. ‘Bomba atomica’ è il titolo di un saggio che in pochi giorni è andato in ristampa configurando un vero e proprio caso editoriale.
D’altronde il tema è quanto mai attuale: si parla del pericolo rappresentato dai megaimpianti di Radio Vaticana nella capitale. Sono stati infatti equiparati a quelli di un piccolo ordigno nucleare gli effetti delle antenne dell’emittente della Santa Sede sulle centinaia di migliaia di persone che abitano i quartieri di Roma Nord e di altri grandi comuni limitrofi.
Un poderoso impianto costruito su 430 ettari, decine di antenne che trasmettono in tutto il mondo il messaggio della Chiesa.
Nonostante l’altissima incidenza di tumori e leucemie nelle zone contigue agli impianti, per anni la questione è stata trattata dai media in modo superficiale quando non folkloristico.
Ad attirare l’attenzione erano gli strani fenomeni che l’inquinamento elettromagnetico produceva: la messa ascoltabile dai citofoni o i notiziari veicolati dagli apparecchi elettronici.
Non altrettanta attenzione era concessa ai moltissimi casi di gravi patologie prodotte dalla lunga esposizione al ‘nemico invisibile’, cioè alle emissioni di Radio Vaticana che per anni, nel silenzio più totale, hanno bombardato gli ignari cittadini.
Poi però la verità è venuta a galla: il numero dei malati e dei morti era troppo alto per poterlo nascondere. Sono partite le inchieste, prima quelle giornalistiche - poche e sporadiche - e poi quelle giudiziarie.
Fino alle prime condanne. A contribuire a squarciare il velo di silenzio e di connivenza con i tentativi dei dirigenti di Radio Vaticana di nascondere la verità, è stato proprio il lavoro dei due autori di ‘Bomba atomica’.
Mentre Alessio Ramaccioni dai microfoni di Radio Città Aperta di Roma citava i sempre più esaurienti e allarmanti studi scientifici e intervistava i cittadini e i comitati che nel frattempo denunciavano quanto accadeva, l’avvocato penalista Francesca Romana Fragale affiancava le vittime dell’emittente che chiedevano alla magistratura e alle istituzioni protezione, verità e giustizia. Una lotta spesso impari, visti gli accordi tra Stato Italiano e Santa Sede che concedono agli impianti di Santa Maria di Galeria il privilegio della extraterritorialità. Un muro di gomma al quale hanno contribuito per anni le perizie di comodo stilate da esperti assoldati dal Vaticano, come quell’Umberto Veronesi ora noto per aver negato gli effetti negativi sulla salute delle centrali nucleari.

Il libro - corredato di interessanti appendici documentali e dalle foto di Edoardo Lucci - ricostruisce per la prima volta la vicenda del processo contro i dirigenti di Radio Vaticana per ‘getto pericoloso di cose’, escamotage per bypassare l’assenza nel codice penale italiano di uno specifico reato di ‘inquinamento elettromagnetico’ che la classe politica non ha mai voluto finora inserire.

Un saggio importante che concede maggiori strumenti di conoscenza e documentazioni ai cittadini non solo delle aree interessate dal bombardamento elettromagnetico di Radio Vaticana, ma anche a quanti si interrogano sugli effetti nefasti di una malintesa e distorta concezione di ‘scienza’.

Marco Santopadre (Le Monde Diplomatique del 14 luglio 2011)

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