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Padova: il prc vota il cartello elettorale con il centrosinistra

l'ordine del giorno di minoranza

(19 Marzo 2004)

Si è tenuto giovedì 18 marzo il Comitato Politico Provinciale del PRC di Padova che aveva tra i punti in agenda la discussione sulle prossime elezioni amministrative

La segreteria provinciale, che ha presentato un proprio ordine del giorno, ha espresso un giudizio sostanzialmente positivo sul lavoro svolto dai tavoli di discussione del centrosinistra e sui 6 documenti redatti da questi tavoli, pur sottolineando alcuni limiti emersi nella discussione interna al centrosinistra.

Un ordine del giorno di segno contrario è stato presentato dalla minoranza di sinistra, che riportiamo integralmente.

Al termine sono stati votati separatamente i due odg. Quello della segreteria è stata approvato con 18 voti a favore e 4 contrari. Quello di minoranza è stato respinto con 3 voti a favore, 16 contrari e 3 astenuti.


Comitato politico provinciale del 18 marzo 2004
ordine del giorno di minoranza


Nonostante l'egregio lavoro svolto da alcuni compagni per conto del partito nel promuovere e partecipare ai tavoli tematici per le amministrative di Padova, e nonostante i risultati parziali ottenuti sul piano del programma elettorale, il CPF ritiene insufficiente e non esaustivo il risultato del confronto sin qui avvenuto con il centrosinistra.

Innanzitutto perché la candidatura di Flavio Zanonato a sindaco imprime un segno inequivocabile di continuità con la passata amministrazione di centrosinistra e basta da sola a negare qualsiasi elemento di novità del programma
Inoltre questa candidatura che rappresenta il centro liberale dell'Ulivo è stata imposta al social forum, ai tavoli di discussione e alla città, nonostante l'opposizione di categorie sociali importanti che fanno riferimento anche al partito dei ds e all'ulivo in generale.

Il risultato è inoltre insufficiente anche per il contesto in cui si terranno queste elezioni: la crisi economica e sociale del modo di produzione capitalistico avanza anche nella provincia e nella città di Padova:
- i salari sono sempre più bassi, anche grazie al sistema contrattuale concertativo dei vertici sindacali confederali
- i redditi da pensione da lavoro sono sempre più inadeguati e insufficienti
- i rapporti di lavoro tendono sempre più a essere di natura temporale e precari grazie al pacchetto Treu prima e alla legge 30 oggi.

In questo contesto un programma deve contenere segnali forti e in controtendenza.
Non va in questo senso l'intenzione di mantenere rapporti di lavoro precari per i dipendenti comunali, emersa nel confronto avvenuto tra rifondazione e i partiti dell'ulivo. Questo pone al partito un'ostacolo insormontabile dal punto di vista di classe.

Ma soprattutto il programma non riesce ad esprimersi propositivamente sul piano del processo di privatizzazione, processo avviato ideologicamente e materialmente dal centrosinistra e continuato dal centrodestra.
Il segnale di cambiamento su questo piano deve essere quello di un progetto generale di riappropriazione sociale e di rimunicipalizzazione che il Partito deve elaborare e sostenre per consentire una effettiva redistribuire alle classi meno abbienti gli utili prodotti dalla gestione dei servizi.

Per tanto il CPF decide di presentare il proprio programma politico alle elezioni amministrative nella città di Padova, negli altri comuni e in quelle per la provincia.

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