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Comunicato della “Rete di solidarietà con il Paese Basco”

A seguito dei tragici fatti di Madrid

(21 Marzo 2004)

La "Rete di Solidarietà con il Paese Basco" esprime cordoglio fraterno per i cittadini, lavoratori dello Stato Spagnolo colpiti dall'infame attentato di matrice fondamentalista islamica. Attentato che è figlio dell'appoggio che parte dell' Europa ha dato all'occupazione militare imperialista degli USA, nei confronti di un paese sovrano, l' IRAQ, che fa parte dell' Organizzazione delle Nazioni Unite.

La sporca condotta perpetrata dal governo del Partito Popolare spagnolo, le bugie dette unicamente per raccogliere i voti del popolo spagnolo colpito, denotano la natura fascista degli eredi del generale Franco.

Se verranno provate le informazioni date dal regista Almodovar, relative ad un tentato golpe nella notte di sabato, crediamo che in parecchi debbano iniziare a pensare a che livello è giunta la deriva antidemocratica che il popolo dello Stato Spagnolo subisce da anni.

Destra e Sinistra Spagnole (primo fra tutti il PCE) hanno gridato all' ETA; la sola voce che si è distinta, nella figura del suo portavoce Arnaldo Ortegi, è stata quella della Sinistra Patriottica (BATASUNA) che ha analizzato ed individuato la natura dell' attentato. Quella Sinistra Patriottica a cui una volta di più ci troviamo vicini.

Ci preoccupa il pressappochismo che ha colpito anche la sinistra italiana: se potevamo aspettarcelo da quella liberista non certo da quella cosi detta alternativa che ha dimostrato una certa ignoranza sulla annosa questione basca. Allo stato attuale questa serie di bugie dovrebbero iniziare a far riflettere su cosa i movimenti politici e sociali subiscono sulla propria pelle da anni nel Paese Basco. Quelle stesse cose che la "Rete", ma ancora prima di essa tutte quelle realtà che sono state solidali con Euskal Herria nel tempo, denunciano da anni: torture, bugie, chiusure di sedi, sequestri delle case del popolo, morti misteriose. Tutte violenze e limitazioni di libertà che sono all' ordine del giorno nel Paese Basco.

Ci auguriamo, che il nuovo governo, non ricalchi le dinamiche repressive del "Socialista" Gonzales ma apra una prospettiva politica, vera e reale, per risolvere la questione della democrazia in Spagna. Siamo convinti che solo dialogando si potrà realizzare uno stop alla violenza e che solo con il dialogo si risolverà l'annosa vicenda della "questione Basca".

La "Rete di Solidarietà con il Paese Basco" lavorerà, come sempre ha fatto, affinché la società, i movimenti sociali e politici italiani siano costantemente informati su cosa avviene realmente in Euskal Herria e su come il popolo Basco affronta da anni la repressione post-franchista del Governo Centrale.

SOLIDARIETA' INTERNAZIONALISTA!
AUTODETERMINAZIONE PER I POPOLI OPPRESSI!


Italia, 2004-03-19

Rete di solidarietà con il Paese Basco

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