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Napoli. Lavoro, immigrazione, rifiuti: ma è davvero cambiata l’aria di palazzo s.Giacomo?

(22 Luglio 2011)

Il pestaggio dentro e fuori Palazzo S. Giacomo dei precari Bros che chiedevano da settimane un incontro al sindaco di Napoli De Magistris, le decine di fermati e i due arresti che ne sono seguiti, sono il chiaro segnale che non molto è cambiato con la nuova amministrazione comunale, nonostante la promessa “elettorale” di offrire risposte politiche al disagio sociale e ai movimenti.

Se da un lato si promettono democrazia partecipata e politiche socialmente condivise, dall'altro si sceglie la politica della “fermezza” contro i soggetti sociali più deboli.
Non può perciò sorprendere che la decisione di affidare a un magistrato un potente ruolo di “assessore alla sicurezza”, di nominare un colonnello dei carabinieri capo di gabinetto(!) e infine la conferma di uno sceriffo manesco ed esibizionista come Sementa alla guida dei vigili urbani, faccia sentire i suoi effetti anche su settori diversi dai disoccupati organizzati. Nelle ultime settimane, infatti, si sono moltiplicate le persecuzioni della polizia municipale contro gli ambulanti immigrati, compresi gli odiosi rastrellamenti a domicilio soprattutto sull'area di piazza Garibaldi, in ossequio a un'idea di riqualificazione che più che dalla monnezza e dal degrado rischia di trasformarsi in pulizia (etnica) da migranti e rom.

Segnali allarmanti, così come i tagli alla spesa sociale comunale o le prime contraddizioni di un vantato piano radicalmente alternativo alle discariche e agli inceneritori per uscire finalmente dall'emergenza rifiuti. Finora abbiamo visto solo provvedimenti comunali di scarsa efficacia per tentare di ridurre i rifiuti nelle strade e, soprattutto, il plauso politico verso l’ennesima scelta di Regione e Provincia, di aprire altre 5 discariche nel territorio campano. Altro che cambiamenti radicali e aria nuova nel palazzo!
La politica della nuova amministrazione De Magistris ha poco a che vedere con presunti sabotaggi o con “le mani pulite” degli amministratori e molto più con la vecchia idea di governare le emergenze di questa città con il manganello ed il facile “marketing dell’ordine e della legalità”, ma solo contro chi rivendica i propri diritti.

E’ compito dei movimenti non abbassare la guardia e rilanciare le lotte sociali senza farsi blandire da questi nuovi falsi amici. L'unico modo per ottenere cambiamenti e soluzioni diverse è far crescere l'agibilità politica delle lotte e l'autonomia dei movimenti sociali.

No alla repressione dei precari BROS.
No alle politiche contro gli immigrati e i rom
No a discariche ed inceneritori



Rete dei Comunisti – Area Antagonista – Lab. Occ. Ska – Officina 99 – Coll. Operatori sociali – Red Link – Collettivo autorganizzato Universitario – Sinistra Critica – Comunisti sinistra popolare – Rete campana salute e ambiente – Studenti Federico II – Associazione Isckra – Associazione Marxista Unità Comunista – Confederazione Cobas

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