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Esopo ad Assisi

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(26 Settembre 2011) Enzo Apicella

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    (Imperialismo e guerra)

    Alla Segreteria Nazionale dei DS: La politica dello struzzo non sempre paga

    lettera aperta dei Disobbedienti sugli "incidenti" al corteo di Roma

    (22 Marzo 2004)

    Vi scriviamo per dirvi che un po' vi capiamo: avete tanti problemi politici in questi giorni e questo forse vi rende difficoltosa anche la semplice lettura dei fatti.

    Capiamo l'esigenza di raccontarli, i fatti di ieri, a vostro uso e consumo ma è troppo smaccato che le vostre conclusioni le avevate già tirate, erano pronte dalla sera prima.
    Avete seguito un cliché preordinato: se nessuno vi avesse contestato avreste sostenuto che eravate perfettamente interni al movimento, anzi che il movimento si schierava sulle vostre posizioni; se foste stati contestati avreste detto che si trattava di poche frange violente da isolare.
    Peccato che isolare due milioni di persone è un'impresa ardua, e alla fine il rischio, con tutta franchezza, è che ad isolarvi siate voi.

    Anche perchè ce l'avete messa tutta per prendere le distanze dal movimento contro la guerra, dapprima l'astensione interessata (a proprosito perchè non siete venuti in corteo con lo striscione "Viva la guerra in Kosovo e in Afganistan"?) in parlamento sull'Iraq, poi la partecipazione al Campidoglio a braccetto con i sostenitori del peggiore terrorismo: la guerra.
    Non contenti avete infine scelto comunque di partecipare a un corteo che ha assunto come parola d'ordine l'esatto contratrio di quello che voi avete sostenuto in parlamento: il ritiro immediato delle truppe dall'Iraq.

    In tanti vi hanno pregato e implorato di non inficiare con la vostra presenza la manifestazione e i suoi contenuti, in tanti hanno invocato la vostra decenza, la vostra coerenza e la vostra onestà, ma inutilme : voi con arroganza avete scelto di imporre a due milioni di persone la vostra presenza scomoda, equivoca e ingombrante.

    Per questo la mattina, dopo aver protestato nei pressi della residenza di Berlusconi, siamo venuti anche sotto la vostra sede nazionale con il cartello "Fassino non fare lo struzzo".
    Ma poi in piazza siamo stati travolti da una moltitudine in movimento, un fiume incontenibile di passione e speranza, a dir il vero, ci siamo letteralmente dimenticati di voi. Siamo stati ore e ore praticamente fermi tra piazza Esedra e piazza dei Cinquecento intrappolati da una fiumana inarrestabile di gente che ci scorreva ai fianchi, senza riuscire a muovere i nostri camion.
    Sono state ore di festa e di assoluta serenità, vissute dentro il popolo della pace, il nostro popolo, con la certezza di star vivendo una grande giornata di rivincita collettiva contro i governi della guerra e le ipocrisie di chi non vuole ritirarsi dalloccupazione militare dell'Iraq.

    A via Cavour vi abbiamo visto, abbiamo visto i cordoni nervosi e arrabiati del vostro servizio d'ordine che tentavano di introfularsi davanti a noi, contravvenendo alle decisioni prese dal Comitato Organizzatore.
    Non ci sono riusciti, ma poco dopo sono ripartiti al contrattacco.

    A piazza dell'Esquilino, quando un gruppo di manifestanti ha cominciato spontaneamente a contestare la presenza di Fassino alla manifestazione e a urlargli contro, gli energumeri del servizio d'ordine hanno cominciato ad aggredire la gente con spintoni, calci e pugni, e abbiamo rivisto comparire i manganelli in uso alla polizia.
    A questo punto in tanti abbiamo sentito l'urgenza di resistere a questa violenza e a questa arroganza.
    La voce si è sparsa nel corteo e in molti siamo risaliti fino alla piazza per sostenere le contestazioni e rispondere alla vostra aggressione.
    Quando avete capito che non riuscivate più a passare e che vi sareste trovati di fronte migliaia di persone decise a contestarvi, vi siete fatti di lato e avete invitato i carabinieri a caricarci.
    Insomma prima avete aggredito chi vi contestava e poi, rimasti in pochi, avete pregato che a farlo fossero i carabinieri. A quel punto siamo rientrati nella nostra festa, quella che avete cercato di guastarci con la vostra inutile provocazione.

    Questi i fatti, nudi e crudi.
    Vedete signori della segreteria, non è il popolo Ds ad essere estraneo alle manifestazioni per la pace, ma quelle posizioni vergognose di chi manifesta con Berlusconi, non vota contro il rinnovo dell'invio delle truppe e continua a rivendicare le guerre umanitarie e i CPT.
    Siete risultati un piccolo gruppo arrogante che voleva imporre la propria presenza con la forza.
    Non ci siete riusciti ma non a causa di un'azione squadrista ma di un sentimento diffuso di insofferenza che si respirava in ogni angolo del corteo: ovunque foste apparsi, chiunque vi avrebbe contestato, fischiato e gridato contro, come si è nel pieno diritto di fare.
    Oltre a noi, in tanti ve lo avevano detto ma voi non ci avete creduto, chiusi come siete nella vostra piccola torre d'avorio. Avete voluto sfidare il movimento, prima con la vergognosa manifestazione bi-partisan di giovedì scorso, clamorosamente fallita, e poi ieri volendo addirittura dare una dimostrazione di forza, ma in entrambi i casi avete riportato una sonora sconfitta. Ieri la società civile, il popolo della sinistra, vi ha disobbedito e voi come si dice a Roma "avete rosicato".
    Ma la politica dello struzzo non sempre paga: è ora di alzare la testa da sotto la sabbia ed aprire gli occhi, l'altro mondo possibile si è messo in movimento.


    P.S.= Dite a quei manigoldi e squadristi del vostro servizio d'ordine che noi crediamo nel diritto alla resistenza: se aggrediti rispondiamo, come ieri in piazza dell'Esquilino

    I/LE DISOBBEDIENTI

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