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Incendio Tiburtina. Italia bloccata. Piano straordinario mobilita’ Roma

(25 Luglio 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Parte da lunedì mattina il piano straordinario per la mobilità capitolina, approntato questo pomeriggio da Campidoglio, Atac, Agenzia per la mobilità, Cotral e Ferrovie dello Stato. Ad illustrarlo, l'assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Antonello Aurigemma, giunto alla stazione Tiburtina, dove all'alba di domenica è divampato un incendio di enormi dimensioni. A Termini una vera odissea per viaggiatori e pendolari, con ritardi che hanno superato le sei ore. Ritardi anche di oltre quattro ore a Napoli negli arrivi dei treni provenienti dal Nord. Su 137 treni a lunga percorrenza diretti a Roma, 24 (17,5% circa) erano deviati, 75 viaggiavano regolarmente (54,8% circa) e 38 erano stati soppressi (27,7% circa), è il punto nel pomeriggio fatto dalle Ferrovie dello Stato. Le Fs hanno allertato il personale nelle stazioni, con box informazioni più attivi che mai e messaggi sia audio che tramite pannelli sempre aggiornati sulla situazione.

Per lunedì al via un piano straordinario su Roma. «Con Atac e Cotral - ha spiegato Aurigemma - vogliamo supportare tutti i pendolari che vengono a lavorare nella città, e lo faremo creando un assestamento a Orte, dove il Fara Sabina-Fiumicino (che entra dentro la città) consentirà a tutte le persone dislocate su Tiburtina di poter scendere alla stazione Tuscolana per la metro A e alla stazione Ostiense per la metro B. Lo stesso per quanto riguarda il ritorno». «Soltanto la tratta della FR2 di Tivoli farà 'assestamentò o a Termini o alla stazione Palmiro Togliatti, dove abbiamo incrementato il servizio di linea. In tutti questi luoghi saranno presenti hostess e personale dell'Agenzia della Mobilità per dare indicazioni ai cittadini».

Rete Ferroviaria Italiana ha istituito una «commissione d'inchiesta» per appurare le cause del rogo della stazione Tiburtina. Tra le possibili cause, non è esclusa la manomissione o asportazione «di cavi o di collegamenti in rame o alluminio che provocano anomali funzionamenti degli impianti, anche in tempi differiti rispetto al momento del danneggiamento».

I ferrovieri della rivista “ancora In Marcia!” puntano il dito contro le misure di prevenzione antincendio nella stazione Tiburtina definite «insufficienti». «In queste ore - dicono in una nota - ci interroghiamo sull'adeguatezza e sull'efficacia dei dispositivi di prevenzione antincendio presenti nella stazione Tiburtina, tenuto conto che si tratta di impianti elettrici molto estesi e complessi, realizzati in parte in ambienti sotterranei». Per fortuna, affermano, non ci sono state vittime, ma «tutto il resto ci preoccupa non poco: a fronte delle enormi spese per il rifacimento avveniristico e supermoderno della stazione, rileviamo l'insufficienza delle ordinarie misure di prevenzione antincendio in uno dei più grandi impianti italiani». I ferrovieri della storica rivista si dicono «convinti che ogni scelta di investimento e miglioramento delle infrastrutture di trasporto debba essere fatta solo dopo aver garantito per le strutture in uso la massima sicurezza possibile, per viaggiatori e lavoratori». Non si può «abbassare la guardia», avvertono. «Restiamo stupiti - concludono - da quanto accaduto anche per l'esistenza nel gruppo Fs Spa, e in Rfi Spa, di corpose strutture aziendali, tecniche e amministrative, dedicate esclusivamente a studiare e garantire la cosiddetta sicurezza di sistema. Auspichiamo un intervento delle Autorità competenti per far luce sull'accaduto».

A.V.

24-7-11

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