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Violenza sulle donne

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(27 Febbraio 2011) Enzo Apicella

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Alfa Romeo: venerdì 2 aprile manifestazione in Duomo

(27 Marzo 2004)

Nella mattinata di venerdì prossimo i lavoratori e i cassintegrati dell’Alfa Romeo si recheranno in corteo in piazza del Duomo, ove chiederanno di essere ricevuti dal Cardinale di Milano.

Per venerdì pomeriggio –presso la Regione- è previsto un incontro tra i sindacati e Formigoni sul polo dell’auto ecologica.
Questo incontro è stato più volte rinviato dalla Regione, che con Formigoni ha fatto finora solo chiacchiere propagandistiche.

Per venerdì pomeriggio e sabato mattina 3 aprile ci sarà presso la Fiera di Milano l’assemblea nazionale della Confindustria, con la presenza di Berlusconi, Fini, Tremonti, Maroni e dei massimi dirigenti della Fiat.
Questa assemblea, dal titolo “La sfida dello sviluppo – l’impegno delle imprese italiane contro la cultura del declino” (?!), si tiene nella città ove si sta chiudendo l’Alfa Romeo, la più grande fabbrica della Lombardia, e dove stanno chiudendo moltissime altre fabbriche.

I lavoratori dell’Alfa, in lotta ininterrotta da un anno e mezzo, vogliono ancora una volta far sentire la propria voce a tutta la città di Milano:

Non accettiamo la chiusura dell’Alfa Romeo di Arese.
A noi non manca il lavoro. Lo stanno portando via da Arese solo per speculare sulla enorme area su cui sorge l’Alfa.
La Fiat, mentre chiude Arese, all’Alfa Sud di Pomigliano obbliga a lavorare il sabato e ha aumentato del 20% i ritmi di lavoro.
VOGLIAMO LA DIVISIONE DEL LAVORO TRA TUTTI GLI STABILIMENTI FIAT.

Il Tribunale nei giorni scorsi ha condannato la Fiat, ha annullato la Cig del dicembre 2002 e ha condannato la Fiat stessa a pagare ai cassintegrati la differenza tra Cig e stipendio pieno.
La Fiat non ha ancora applicato questa sentenza.
Come al solito la Fiat applica immediatamente solo le sentenze a lei favorevoli.
LA FIAT NON PUO’ ESSERE AL DI SOPRA DELLE LEGGI E DELLE SENTENZE, CON LE ISTITUZIONI CHE NON DICONO NULLA E CHE ANZI CONTINUANO A REGALARE MILIARDI AD AGNELLI E SOCI.

Ad Arese lo Stato, la Regione, la Provincia e i comuni, che da dieci anni dovrebbero favorire la reindustrializzazione delle aree dimesse, hanno finora fatto insediare ad Arese aziende di riciclo della nettezza urbana e di logistica (che tra l’altro hanno licenziato subito quasi tutti i pochissimi lavoratori ex Alfa lì assunti), contro quanto previste dalle convenzioni in vigore;
due mesi fa hanno addirittura proposto di esonerare i nuovi proprietari dell’area dell’Alfa (l’on. Riccardo Conti e gli americani dell’Aig/Lincoln) dall’obbligo di assumere i lavoratori dell’Alfa.
Il polo dell’auto ecologica, concordato con Formigoni oltre un anno fa, deve oggi voler dire assunzioni dei cassintegrati con date certe.

Non si vive con 650 euro al mese.
La Fiat, i proprietari dell’area, le istituzioni devono garantire ai cassintegrati un salario dignitoso per vivere.

PER TUTTO CIO’ SAREMO IN DUOMO VENERDI’ 2 APRILE
partenza del corteo alle ore 10.00 da Largo Cairoli

Arese,26-3-2004

Slai Cobas Alfa Romeo

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