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Centrosinistra a Brindisi: un grido d'allarme

il comunicato con cui abbiamo abbandonato la commissione la notte del 19 marzo 2004

(27 Marzo 2004)

La Commissione espressa dall’Assemblea dell’Universal il 23 gennaio scorso ha dovuto registrare il suo fallimento per la ferma decisione dei gruppi dirigenti dei DS e della Margherita di predeterminare e sostenere fino alle estreme conseguenze una candidatura a Sindaco di Brindisi che la maggior parte delle altre forze politiche e dei rappresentanti della società civile hanno ritenuto, aldilà delle apprezzabili qualità della persona interessata, inaccoglibile per ragioni di metodo e perché non tale da esprimere quelle esigenze di innovazione da tempo richieste e divenute pressanti dopo il fallimento politico delle ultime esperienze amministrative segnate dalle note inchieste giudiziarie tuttora in corso.

Prendiamo atto che da parte dei dirigenti dei due maggiori partiti dell’area progressista si è operata una precisa scelta e cioè quella di privilegiare su ogni altra ragione l’intendimento di dare un segnale di sostanziale continuità col passato nei metodi e nei contenuti politici ignorando nei fatti la domanda espressa col motto “cambiare rotta” accolto solo formalmente nell’accettazione di alcune linee programmatiche che, in siffatta situazione, appaiono destinate a rimanere lettera morta.

La gravità della situazione venutasi a determinare viene confermata dall’orientamento espresso dal senatore Gaglione di ritirare la sua candidatura da Presidente della Provincia in difetto di una ritrovata unità resa impossibile dalla ostinata determinazione degli indicati gruppi dirigenti che ha pesato in negativo sui lavori della Commissione. E l’atteggiamento del senatore Gaglione fa preventivamente giustizia di un possibile “scaricabarili”, malinconico gioco al quale la vecchia politica fa spesso ricorso. Sta di fatto che questa lamentata ostinazione è divenuta, a nostro avviso, col passare dei giorni una vera e propria forza centrifuga che ha mandato in frantumi la coalizione con un danno politico che nessuna eventualità di ballottaggio e nessun esito elettorale potrà in breve tempo eliminare.

Allo stato dobbiamo dire con grande amarezza che sono venute meno le condizioni per la prosecuzione del nostro servizio all’interno della Commissione ma dobbiamo dire anche di avere comunque fatto una buona semina, in termini di sensibilizzazione democratica, i cui frutti positivi non tarderanno a maturare. Ciascuno dovrà assumersi ora le proprie responsabilità come noi lo stiamo facendo anche con questa nota E dovranno farlo pure quelle forze, politiche e della società civile, che hanno operato preventivi ed estemporanei ritiri aventiniani indebolendo all’interno della Commissione le posizioni di coloro che si sono impegnati a fondo per favorire il cammino verso gli obiettivi dell’unità e del rinnovamento. Obiettivi che, se subiscono oggi a Brindisi una mortificazione, rimangono pur sempre le direttrici fondamentali da seguire, specialmente in questa fase della vicenda italiana, per portare avanti un progetto alternativo a quello fallimentare e disastroso della destra berlusconiana. Continueremo perciò a dare il nostro contributo per il successo delle liste di sinistra e di centrosinistra ma lo potremo fare solo senza assunzione di corresponsabilità politica e nel ruolo marginale nel quale siamo stati di fatto relegati.

Brindisi, 20 marzo 2004

Giancarlo Canuto - Mario Carolla - Michele Di Schiena - Ennio Masiello

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