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    Come lottare veramente contro il terrorismo

    (27 Marzo 2004)

    Il "terrorismo" contro il quale siamo tutti invitati a lottare è la prosecuzione della guerra in tempi di guerra permanente, ma con altri mezzi che quelli militari-statali.

    Consiste nell’uso di tecniche di guerriglia, con l’aggiunta delle micidiali “bombe umane”, applicate su scala estensiva e comprendenti obiettivi civili.

    E’, in genere, la reazione al militarismo, soprattutto a quello Usa-Gb, come funzione economica e bellica strutturale, forma attuale dell’imperialismo anglo-americano e occidentale in genere. Qui non si considera l'altro suo aspetto, cioè lo "stragismo di Stato", ultima spiaggia delle classi dominanti per mettere a tacere, terrorizzandolo appunto, il proprio proletariato.

    Il terrorismo, come reazione al militarismo, è appoggiato, finanziato, organizzato da Stati, o popoli, oppressi, oppure colpiti nei loro interessi, o anche solo minacciati, dall’imperialismo anglo-americano e occidentale in genere. Stati (e, a maggior ragione, popoli) che sul piano militare, come anche su quello economico, nulla potrebbero fare, anche alleandosi tra loro, soprattutto contro lo strapotere Usa.

    Se ciò fosse vero, mi chiedo: che senso ha evocare a ogni piè sospinto la “lotta al terrorismo”, quando il terrorismo stesso è un mezzo di lotta, dal punto di vista sopra sintetizzato, obbligato?

    La vera lotta al terrorismo si può e si deve fare lottando per estirparne le radici. Da questo punto di vista, è un piccolo – ma effettivo – passo avanti, manifestare per esigere il ritiro immediato delle truppe italiane dall’Afghanistan e dall’Irak. Il problema è che l’imperialismo italiano, in tal modo, si priverebbe del “servizio d’ordine” indispensabile per proteggere i propri investimenti in loco e perderebbe i sub-appalti in corso di distribuzione. Il che non mi pare, al momento, accettabile, dal suo punto di vista (anche se, sotto sotto, sta già preparandosi la soluzione di riserva: v. Urso in Giordania).

    Pertanto, il manifestare per il ritiro delle truppe ha senso ed efficacia solo se diventa un primo passo nella più vasta lotta al nostro imperialismo, alle sue radici economico-sociali, cioè al capitalismo monopolistico dello Stato italiano e alla oligarchia finanziaria che ne tiene le redini.

    s.b.

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