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Terremoto. I fondi per un busto a Guido Letta, Prefetto fascista

(10 Agosto 2011)

anteprima dell'articolo originale pubblicato in www.dirittidistorti.it

Un busto raffigurante Guido Letta, Prefetto fascista, ed una piazza in suo nome, così il piccolo comune di Aielli ha deciso di investire 20 mila euro destinati alla ricostruzione post-terremoto. Scelta singolare e discutibile, in verità è anche difficile comprendere come sia stata possibile, ma l’amministrazione di Aielli non si scompone e ha in programma di conferire anche la cittadinanza onoraria a Gianni Letta, nipote di Guido.

Ma non sono mancate voci di dissenso sull’iniziativa, e non solo per l’uso particolare dei soldi per il terremoto. Prima tra tutti l’Anpi, che ha ricordato chi fosse Guido Letta e il ruolo da egli ricoperto con estremo zelo. Proprio le proteste dell’associazione partigiani hanno fatto rimandare a settembre intitolazione e cittadinanza onorarie, previste, invece, per lo scorso 17 luglio. “Non si può non ricordare – ha sottolineato l’Anpi, che il Prefetto Letta, nel 1939, fu tra i più esigenti e rigorosi attuatori delle famigerate leggi razziali emanate dal fascismo e causa di deportazione e morte per migliaia di ebrei italiani”.

Ecco cosa scriveva il Prefetto Letta, nel 1939, in una ‘’riservata personale" del 5 luglio 1939, indirizzata ai "Fascisti Podestà e Commissari Prefettizi": "L’applicazione rigorosa delle leggi razziali, come era nelle direttive del Gran Consiglio, conduce ad una inevitabile conseguenza: separare quanto è possibile gli italiani dall’esiguo gruppo di appartenenti alla razza ebraica, che, se anche in parte discriminati [3], restano pur sempre soggetti ad un regime di restrizione e limitazione dei diritti civili e politici. Occorre pertanto favorire nei modi più idonei ed opportuni questo processo di lenta ma inesorabile separazione anche materiale. Su queste direttive richiamo la vostra personale attenzione e vi prego di farmi conoscere le iniziative, che d’intesa coi Fasci, prenderete al riguardo e i risultati ottenuti".

Per il Sindaco di Aielli, però, si tratterebbe di polemiche sterile, poiché Guido Letta “è stato e rimane un grande benefattore, oltre che un cittadino di Aielli conosciuto per il suo lavoro in tutta Italia. Puntare il dito contro una persona che ha fatto di Aielli stazione un gioiello architettonico è una polemica sterile che sicuramente non ci farà tornare sui nostri passi”. Certo che mettere sullo stesso piano l’applicazione delle leggi razziali e la realizzazione di una stazione, seppur bella, richiederebbe almeno un ripasso della storia recente da parte del Sindaco, ma anche un generale moto di indignazione da parte di ognuno.

10-8-11

Alessandra Valentini
DirittiDistorti

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